Marco Tullio Giordana e i fantasmi di Eduardo
Il regista in prima nazionale alla Pergola
A quasi un anno dalla morte di Luca De Filippo, che cosa rimane del lascito di una famiglia che ha fatto la storia del teatro (e del cinema) italiano? Ancora molto e lo sa benissimo la compagnia che porta il suo nome, oggi diretta dalla moglie Carolina Rosi, che metterà in scena alla Pergola (da oggi al 23 ottobre), in prima nazionale, un capolavoro come Questi fantasmi!, per la regia di Marco Tullio Giordana (nella foto con gli attori Gianfelice Imparato e Carolina Rosi). Una pièce che sembra fatta apposta per scoprire quanto terribili possano essere le illusioni, ma anche un’acuta riflessione sulla necessità di essere ciechi, di credere senza riserve a una realtà inverosimile, per tutelare se stessi e un ideale di famiglia minato al suo interno. «La prematura scomparsa di Luca De Filippo è stata per tutti quelli che lo amavano uno shock – ha detto Giordana - A me reso ancor più insopportabile dal fatto che la nostra amicizia era appena nata, ancora verde, e non aveva potuto maturare ancora i suoi frutti. Per me, più che raccogliere un’eredità, si tratta di continuare un lavoro su Eduardo che definirei di precisione filologica e di continuo aggiornamento». «L’attualità di un testo come Questi fantasmi! è per me addirittura sconcertante — dice il registe de La meglio gioventù — Emerge dal testo non solo la Napoli grandiosa e miserabile del dopoguerra, la vita grama, la presenza liberatrice/dominatrice degli Alleati, ma anche un sentimento che ritrovo intatto in questo tempo, un dolore che non ha mai abbandonato la città. La grandezza di Eduardo sta nel non ergersi a giudice, nel non sentirsi migliore dei suoi personaggi. Non condanna né assolve, rappresenta quel mondo senza sconti. E senza stizza».