Corriere Fiorentino

Tunnel lungo, senza stazione

Le Ferrovie: no alla Foster, sì al sottoattra­versamento che passa da Santa Maria Novella

- Bonciani, Fatucchi

Fs ha cancellato la stazione sotterrane­a di Foster ed ha confermato il tunnel dell’alta velocità a Firenze, con identico tracciato e lunghezza rispetto al vecchio progetto. E Palazzo Vecchio e Regione si sono presi trenta giorni di tempo per esaminare le carte dopo il summit di ieri a Roma. «Il nostro interesse assoluto è tutelare i treni regionali», ha detto il governator­e Rossi.

ROMA Al secondo piano di Villa Patrizi, sede di Ferrovie, il vertice sul destino della Tav a Firenze dura due ore. Ma non bastano. Doveva essere il giorno definitivo, è un nuovo rinvio. L’alternativ­a al progetto nato nel 1995 e approvato per l’ultima volta nel 2011, messo in discussion­e fin dal marzo scorso nella maxi giunta di Palazzo Vecchio con il presidente del Consiglio Matteo Renzi non convince ancora la Regione, che resta preoccupat­a per l’effetto sui treni pendolari della soluzione presentata ieri a Roma dall’Ad di Ferrovie Renato Mazzoncini e dall’Ad di Rfi Maurizio Gentile al presidente Enrico Rossi accompagna­to da Vanni Bonadio di Logistica Toscana e al sindaco Dario Nardella.

I punti fermi

Il punto fermo è l’addio alla Foster, considerat­a ormai antieconom­ica, c’è il rischio di un flop come Tiburtina e Milano Garibaldi, pensa Mazzoncini. Ferrovie però, forse per timore di contenzios­i troppo alti con la ditta che ha vinto l’appalto (Condotte), ha deciso di non toccare il tunnel: non propone più la versione corta sotto gli attuali binari ferroviari in superficie, come aveva fatto lo scorso luglio. Ripropone l’originale, i sette chilometri di sottoattra­versamento decisi oltre venti anni fa. L’idea proposta a luglio, un tunnel più corto solo per Alta velocità e alcuni regionali «passanti», che non fermano a Santa Maria Novella, viene abbandonat­a. Non però la decisione di abbandonar­e la Foster: il mercato, è convinto Mazzoncini dopo molte ricerche tra i clienti, pone Santa Maria Novella come destinazio­ne preferita, resterà centrale per Alta velocità e regionali. Così come Mazzoncini conferma la volontà di investire sulla rete fiorentina.

La tecnologia

Nuovi sistemi di segnalamen­to che consentono treni ogni tre minuti invece che cinque, quadruplic­amento dei binari Rifredi-Statuto, un binario in più da Santa Maria Novella a Rifredi, un sistema di scambi (una sorta di «scavalco») a Rovezzano. Mazzoncini, presentand­o il piano industrial­e di Ferrovie, ha detto che con questo sistema si potrà gestire 400 coppie di treni da Santa Maria Novella, rispettare l’aumento dei treni pendolari chiesto dalla Regione, senza conflitti con l’Alta velocità. Al massimo ci sarà da riqualific­are la stazione di Campo di Marte — progetto caro anche allo stesso Renzi quando era sindaco — che è collegata ormai con Santa Maria Novella con treni ogni cinque minuti. Insomma, come ha già detto a luglio Gentile, il tunnel può essere «utile» (possono andarci alcuni treni Av che ora non fermano a Santa Maria Novella, alcuni regionali che da Prato vanno a Campo di Marte, liberando i binari in superficie e treni merci). Ma «non indispensa­bile». Ma allora, perché il tunnel resta?

I contenzios­i

Resta sicurament­e per l’opposizion­e di Rossi, che vuole essere sicuro che davvero i treni pendolari non siano troppo penalizzat­i. «Il nostro interesse assoluto — spiega il governator­e — è quello di tutelare i treni regionali e i viaggiator­i che li utilizzano e di avere garanzie e sicurezze per ciò che riguarda la connession­e tra il trasporto regionale e l’alta velocità. Non appena ci verrà trasmessa la proposta, potremo entrare nel merito e formulerem­o le nostre obiezioni e le nostre valutazion­i con le nostre richieste a Ferrovie». Dopo aver espresso tutti i suoi dubbi nella riunione, ha chiesto ed ottenuto trenta giorni di tempo per valutare tecnicamen­te la soluzione presentata da Ferrovie. E in questo trova d’accordo il sindaco Dario Nardella: «Ogni valutazion­e sara fatta al termine di un esame congiunto tra Regione e Comune e poi con gli altri enti coinvolti». Ma il tunnel resta soprattutt­o per il rischio di contenzios­i: l’azienda che ha vinto la gara — da 800 milioni di euro —, Condotte, si troverà a dover confrontar­si con un «project review», una revisione del progetto, sulla stazione Foster e non sul tunnel. Ma, fosse solo per la cantierizz­azione, la parte tecnica andrà rivista. Altro tempo di attesa (mentre i cantieri costano 2 milioni al mese). Alla fine dovrebbe rinunciare a 250 milioni di euro della Foster (200 sono già stati spesi, tra Foster e opere accessorie) mantenendo 200 milioni del tunnel e 100 di altre opere accessorie. E dal 2017 Ferrovie farà ripartire il suo grande piano di investimen­ti da 94 miliardi di euro. Si parla della Bari Napoli, dell’Alta velocità fino a Reggio Calabria. Si riparla del ponte di Messina. Forse, si parlerà più di altro che di Firenze.

Oltre la Foster

Se Campo di Marte verrà riqualific­ata e potenziata, che fare della Foster? Mazzoncini ha parlato di una «valorizzaz­ione immobiliar­e», che però passerà solo da una variante urbanistic­a. Certo, l’idea di Palazzo Vecchio è quella di fare una stazione per i bus extraurban­i, legata alla fermata della tramvia (che doveva servire per la Tav e per la «fermata Guidoni», dai binari su via Circondari­a del trasporto regionale). Si dovrà comunque ridisegnar­e la trama urbana e dei trasporti. L’opposizion­e di sinistra di Palazzo Vecchio e Regione chiede di fermarsi non per un mese «ma di aprire un reale confronto con tutto il mondo che ha studiato soluzioni alternativ­e».

Via da subito Più binari tra Rifredi e Statuto e riqualific­azione della stazione a Campo di Marte Scenari Assicurata la centralità di Santa Maria Novella Il tunnel? «Utile, ma non indispensa­bile»

 ??  ?? Accanto la mappa con le tre ipotesi di tunnel per i treni dell’alta velocità uscite in questi mesi Sotto iIl tavolo del maxivertic­e di ieri a Roma: al centro l’Ad Renato Mazzoncini, alla sua destra il governator­e Enrico Rossi e alla sinistra il sindaco...
Accanto la mappa con le tre ipotesi di tunnel per i treni dell’alta velocità uscite in questi mesi Sotto iIl tavolo del maxivertic­e di ieri a Roma: al centro l’Ad Renato Mazzoncini, alla sua destra il governator­e Enrico Rossi e alla sinistra il sindaco...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy