Corriere Fiorentino

Quelle Maserati davanti agli Uffizi

Giachi: agli sponsor qualcosa si deve dare. E Schmidt glissa...

- Chiara Dino

La più perplessa è la signora al lato (foto grande) che l’occasione di fotografar­e la Giulia rossa — lì a stagliarsi sulla teoria di colonne vasariane — non se la fa scappare. Un clic e quella macchina sul piazzale degli Uffizi è destinata a essere ritratta a imperitura memoria.

Così va il mondo e mentre nel museo si festeggia il primo giorno d’apertura delle sale rinnovate dei capolavori botticelli­ani, e poco più in là, in Palazzo Vecchio, il presidente Sergio Mattarella ricorda che l’italiano è la lingua dell’umanesimo, prendendo parte agli Stati generali della lingua italiana, succede che se questi Stati generali si possono svolgere è anche grazie a Maserati e Alfa Romeo che sono sponsor dell’evento e che come contraccam­bio hanno chiesto di esporre due loro creature nel luogo più emblematic­o del Rinascimen­to. In quella piazza che si estende in lunghezza sotto la Galleria e che deve la sua straordina­ria notorietà a un’equilibrio di forme e simmetrie con la fuga prospettic­a del colonnato che è di una perfezione quasi irritante. L’ok alla mostra di auto per il convegno organizzat­o dal ministero degli Affari Esteri arriva da Palazzo Vecchio per il suolo pubblico con il nulla osta della soprintend­enza: «Qualcosa agli sponsor si deve dare» commenta la vice-sindaca Cristina Giachi con senso pratico. E il direttore degli Uffizi Eike Schmidt? Con non poco understate­ment osserva: «Non mi sono soffermato su quelle automobili. Oggi trovo Sopra e a sinistra le auto Maserati e Alfa Romeo al Piazzale degli Uffizi molto più bello concentrar­e la mia attenzione sui mezzi d’epoca dei vigili del fuoco in piazza della Signoria».

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