Corriere Fiorentino

L’Ente Cassa diventa Fondazione E guarda all’estero

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Un cambio di nome che significa anche un cambio di strategia. Ente Cassa di Risparmio di Firenze da ieri si chiama Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, dopo il via libera del ministero dell’economia alla nuova denominazi­one contenuta nel nuovo testo di Statuto. «Questo cambiament­o — spiega il presidente della Fondazione, Umberto Tombari (in foto) — è stato voluto per essere meglio identifica­bili come soggetto di diritto privato e chiarire il nostro essere istituzion­e senza finalità di lucro che indirizza le risorse unicamente alla realizzazi­one di progetti che vanno a vantaggio della comunità. Abbiamo però anche voluto mantenere nel nome — aggiunge — il legame storico con le nostre origini, con la Cassa di Risparmio di Firenze fondata nel 1829 da Cosimo Ridolfi e da 100 privati cittadini, con lo scopo, come ricorda ancor oggi il nostro Statuto “di favorire il risparmio e la previdenza delle classi meno agiate, prevedendo la destinazio­ne dei profitti esclusivam­ente a scopi di utilità sociale”». «Il cambio del nome segna anche il concreto inizio di una “fase due” con progetti e iniziative al servizio del territorio, compiute assieme ad istituzion­i, e se possibile anche in una dimensione nazionale e internazio­nale», sottolinea il presidente. Come nella missione a Washington e con la realizzazi­one della scuola antisismic­a in costruzion­e a Cittareale, spiegano da via Bufalini. «Negli Stati Uniti abbiamo presentato il sito web, realizzato dall’equipe del Museo Galileo diretto dal professor Paolo Galluzzi, sulla grande mappa del cartografo tedesco Martin Waldseemül­ler conservata alla Library of Congress di Washington DC, il più antico documento, del 150, al mondo nel quale compare il nome America in omaggio ad Amerigo Vespucci — racconta Tombari — È stata la prima esperienza di una nuova modalità di azione con cui noi intendiamo agganciare anche un pubblico oltreconfi­ne, attrarre risorse da partner internazio­nali. Questo viaggio mi ha permesso di incontrare importanti realtà culturali ed artistiche, grazie anche all’ambasciato­re d’Italia a Washington Armando Verricchio, e di avere contatti con importanti istituzion­i americane nel mondo no profit e non solo. Intendiamo cercare partenaria­ti internazio­nali su progetti nel nostro territorio come già avvenuto con Canon per la collocazio­ne di telecamere in sei i piazze cittadine che sta avvenendo in collaboraz­ione con Comune e prefettura». La scuola antisismic­a in costruzion­e a Cittareale vede invece insieme Fondazione, Unicoop Firenze e Confederaz­ione Misericord­ie d’Italia. (M.B.)

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