Corriere Fiorentino

Il grazie di Greve a Oriana Fallaci «Ma non finisce qui»

- Sara Fioretto

GREVE IN CHIANTI C’erano sindaci, ex sindaci e cittadini comuni per ricordare Oriana Fallaci nell’incontro che si è svolto lunedì scorso nella biblioteca di Greve. È stato l’ultimo dei tre appuntamen­ti — prima la celebrazio­ne nella sala del Consiglio comunale, poi l’intitolazi­one di un parco e di una statua — dedicati dal Comune alla grande giornalist­a per i 10 anni dalla sua scomparsa. A Casole di Lamole, vicino a Greve, lei ha passato tanti momenti intensi della sua vita, non solo per riposarsi. «Una delle persone con il peggior carattere che abbia mai conosciuto ma capace anche di impensati slanci di generosità», l’ha definita il viceminist­ro Riccardo Nencini, amico personale di Fallaci (le ha dedicato il libro

Il fuoco dentro. Oriana e Firenze), durante l’incontro a cui hanno partecipat­o anche il sindaco di Greve Paolo Sottani, gli ex primi cittadini Giulio Sottani e Paolo Saturnini, il presidente del consiglio comunale Giulio Saturnini e il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini. Insieme a loro cittadini come Marco Baldi, che in un aneddoto sulla morte del padre di Oriana ha ricordato l’inaspettat­a richiesta «di aiutarla a scrivere il necrologio». «Oriana ci ha maltrattat­o, ci ha fatto arrabbiare ma ci ha aiutato a capire — ha detto Ermini — Anche quando noi non eravamo d’accordo con lei». Anche per questo Greve non la vuole dimenticar­e. «Non è finita qui», dice il sindaco Sottani.

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Da sinistra: il viceminist­ro Nencini, il direttore del Corriere Fiorentino Ermini, il presidente del consiglio comunale Giulio Saturnini e il sindaco Sottani

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