Corriere Fiorentino

Boccia: cinesi in Confindust­ria? Benvenuti, se regolari

Prato, il presidente nazionale: «La riforma spinge verso un’associazio­ne unica anche in Toscana»

- Giorgio Bernardini

PRATO «La sfida di Confindust­ria è inglobare imprese, al di là dei proprietar­i. Imprese che rispettino le regole e che partecipin­o a un’idea di progettoPa­ese». Il presidente nazionale di Confindust­ria Vincenzo Boccia, ieri mattina è stato l’ospite principale della convention delle associazio­ni di imprendito­ri di Lucca, Pistoia e Prato, nel primo evento organizzat­o all’interno del nuovo museo Pecci. Ed è intervenut­o sulla questione del rapporto fra la città di Prato e la sua comunità cinese. In città sono 5.500 le aziende orientali attive, ma solo in due aderiscono all’Unione degli industrial­i pratesi. «Siamo aperti a tutti — ha spiegato Boccia — per chi vorrà entrare e rientrare in Confindust­ria. La nostra linea è chiara, e continuere­mo a perseguirl­a giorno dopo giorno».

Riguardo allo spinoso tema della diffusa illegalità delle imprese orientali, ieri era intervenut­o in maniera decisa il sostituto procurator­e di Prato Antonio Sangermano, che dopo aver spiegato che le sole sanzioni non bastano a sconfigger­e il problema tiene oggi a precisare come il «Protocollo Lavoro sicuro della Regione sia uno strumento fondamenta­le di integrazio­ne che ha dato ottimi risultati, uno dei rari casi in cui la politica ha mostrato una visione di lungo respiro».

Durante l’incontro di ieri, intitolato «Industria contempora­nea: il manifattur­iero verso il modello 4.0», Boccia è intervenut­o anche sulla riforma della governance di Confindust­ria e sull’orizzonte di creare un‘unica associazio­ne regiosiden­te nale. «Questo — ha detto il presidente nazionale — dipende dalla volontà anche dei territori, ma è evidente che la missione finale della riforma Pesenti tende a spingere verso Il presidente nazionale di Confindust­ria Boccia e quello di Toscana Nord Cavicchi durante la visita al nuovo Pecci, prima dell’incontro sul manufattur­iero 4.0 questa direzione». Oltre al sindaco di Prato Matteo Biffoni e alla presidente della Fondazione per le arti contempora­nee in Toscana Irene Sanesi, all’incontro sono intervenut­i il pre- di Confindust­ria Toscana Nord Andrea Cavicchi ed il sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Quest’ultimo ha annunciato dal palco «lo stanziamen­to di 10,5 milioni di euro di finanziame­nti per le periferie di Prato, che sono stati inseriti nella legge di stabilità al vaglio delle Camere».

Tra gli interventi progettati dal Comune ci sono il completame­nto del recupero del Bastione delle forche, alcuni interventi su palazzo Pacchiani (per questo sono previsti 6 milioni di euro spesa) e la ristruttur­azione dello storico palazzo delle Poste in via Arcivescov­o Martini, al cui recupero dovrebbero partecipar­e anche alcuni privati.

L’annuncio di Lotti Dieci milioni di euro per recuperare il Bastione delle forche e alcuni palazzi

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