Boccia: cinesi in Confindustria? Benvenuti, se regolari
Prato, il presidente nazionale: «La riforma spinge verso un’associazione unica anche in Toscana»
PRATO «La sfida di Confindustria è inglobare imprese, al di là dei proprietari. Imprese che rispettino le regole e che partecipino a un’idea di progettoPaese». Il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia, ieri mattina è stato l’ospite principale della convention delle associazioni di imprenditori di Lucca, Pistoia e Prato, nel primo evento organizzato all’interno del nuovo museo Pecci. Ed è intervenuto sulla questione del rapporto fra la città di Prato e la sua comunità cinese. In città sono 5.500 le aziende orientali attive, ma solo in due aderiscono all’Unione degli industriali pratesi. «Siamo aperti a tutti — ha spiegato Boccia — per chi vorrà entrare e rientrare in Confindustria. La nostra linea è chiara, e continueremo a perseguirla giorno dopo giorno».
Riguardo allo spinoso tema della diffusa illegalità delle imprese orientali, ieri era intervenuto in maniera decisa il sostituto procuratore di Prato Antonio Sangermano, che dopo aver spiegato che le sole sanzioni non bastano a sconfiggere il problema tiene oggi a precisare come il «Protocollo Lavoro sicuro della Regione sia uno strumento fondamentale di integrazione che ha dato ottimi risultati, uno dei rari casi in cui la politica ha mostrato una visione di lungo respiro».
Durante l’incontro di ieri, intitolato «Industria contemporanea: il manifatturiero verso il modello 4.0», Boccia è intervenuto anche sulla riforma della governance di Confindustria e sull’orizzonte di creare un‘unica associazione regiosidente nale. «Questo — ha detto il presidente nazionale — dipende dalla volontà anche dei territori, ma è evidente che la missione finale della riforma Pesenti tende a spingere verso Il presidente nazionale di Confindustria Boccia e quello di Toscana Nord Cavicchi durante la visita al nuovo Pecci, prima dell’incontro sul manufatturiero 4.0 questa direzione». Oltre al sindaco di Prato Matteo Biffoni e alla presidente della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana Irene Sanesi, all’incontro sono intervenuti il pre- di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Quest’ultimo ha annunciato dal palco «lo stanziamento di 10,5 milioni di euro di finanziamenti per le periferie di Prato, che sono stati inseriti nella legge di stabilità al vaglio delle Camere».
Tra gli interventi progettati dal Comune ci sono il completamento del recupero del Bastione delle forche, alcuni interventi su palazzo Pacchiani (per questo sono previsti 6 milioni di euro spesa) e la ristrutturazione dello storico palazzo delle Poste in via Arcivescovo Martini, al cui recupero dovrebbero partecipare anche alcuni privati.
L’annuncio di Lotti Dieci milioni di euro per recuperare il Bastione delle forche e alcuni palazzi