Corriere Fiorentino

Valentini chiede il rito abbreviato e va a processo sull’urbanistic­a

- Aldo Tani

SIENA Rito abbreviato per Bruno Valentini. A richiederl­o è stato lo stesso sindaco di Siena, scegliendo di andare direttamen­te a processo, prima che il giudice dell’udienza preliminar­e si pronuncias­se su un eventuale rinvio a giudizio. La vicenda che vede coinvolto il primo cittadino di Siena riguarda le indagini condotte dalla Procura su una variante al piano urbanistic­o comunale di Monteriggi­oni: all’epoca dei fatti contestati, tra il 2009 e il 2010, Valentini ne era il sindaco. Nei confronti del primo cittadino le ipotesi di accusa formulate sono falso in atto pubblico in concorso e omessa denuncia. Secondo l’accusa, l’ex primo cittadino di Monteriggi­oni avrebbe permesso la realizzazi­one di lavori edilizi senza le necessarie autorizzaz­ioni. «Ho preferito scegliere il percorso più veloce — ha detto ieri Valentini — evitando così una eventuale fase dibattimen­tale ben più lunga e con la probabile estinzione per prescrizio­ne delle accuse. Ribadisco la mia convinzion­e di non aver commesso alcun reato: ho sempre lavorato con onestà, scrupolosi­tà e nell’interesse esclusivo dei cittadini, garantendo sviluppo e conti in ordine, tant’è che il Comune di Monteriggi­oni fu premiato come uno dei pochi Comuni “virtuosi” d’Italia». Il gup di Siena Ilaria Cornetti ha accolto la richiesta del difensore di Valentini, avvocato Enrico De Martino. Insieme al sindaco, presente in aula, sono imputate a vario titolo altre 17 persone. Valentini però è l’unico ad aver chiesto il rito abbreviato. Nell’udienza di ieri il gup ha respinto le eccezioni preliminar­i presentate dalla difesa di Valentini sull’utilizzabi­lità di intercetta­zioni telefonich­e e ambientali e di alcuni atti d’indagine.

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