Pisa: il festival dei libri slow e degli autori toscani
Dall’11 al 13 novembre spazio all’editoria indipendente. Con l’Irlanda paese ospite
Ci sono dei piccoli camei: nomi più conosciuti in un panorama di nicchia. C’è Catherine Dunne scrittrice irlandese — l’Irlanda quest’anno è il paese ospite — cara al grande pubblico soprattutto femminile, col suo ultimo libro Un Terribile amore; c’è Ignazio Marino con Un marziano a Roma; c’è Andrea Marcolongo, l’ex ghostwriter di Matteo Renzi, quella della generazione Telemaco che, lasciato il suo posto al fianco del premier, presenta ora il suo La lingua geniale Dieci motivi per amare il greco e ancora Gian Carlo Caselli con la sua autobiografia, Nient’altro che la verità. Ci sarà tutto questo nella tre giorni del Pisa Book festival dedicato all’editoria indipendente in programma dall’11 al 13 novembre. E ci sarà una sezione tutta dedicata agli scrittori toscani, quest’ultima coordinata da uno di loro, Vanni Santoni, il quale il 12 e il 13 terrà anche due workshop, quello dedicato alla scrittura narrativa, e quello sull’editoria.
Strategie di resistenza e di rilancio della narrativa meno commerciale mentre in Italia infiamma la guerra tra grandi colossi dell’editoria e soprattutto tra i festival che la divulgano sull’asse Milano-Torino. «Strategie — come osserva il sindaco di Pisa Marco Filippeschi — per valorizzare la cultura nella nostra città e gli scrittori di nicchia». O gli slow book come recita uno degli slogan della manifestazione, quei libri cioè che durano a lungo sui banconi delle librerie. Tra questi, si diceva, anche i nostri toscani che prenderanno parte alla sezione intitolata Made in Tuscany a cui parteciperanno i nostri Pietro Grossi, Emiliano Gucci, Luca Ricci, Alessandro Raveggi e Simona Baldanzi. Per un fil rouge che, per dirla con lo stesso Santoni, mescola ironia, malinconia forse una certa certa crudezza.Una sezione sarà interamente dedicata alle scuole con gli studenti chiamati a fare i critici letterari di autori coma Marco Malvaldi, Dario CrestoDina, Shadi Hamadi, e quella dedicata alla traduzione editoriale organizzata da Ilide Carmignani che nel 2013 ha ricevuto il premio nazionale per la traduzione dal monistero dei Beni Culturali. Chicche tutte da scoprire saranno quelle legate alla presentazione in anteprima nazionale del libro uscito per Iperborea di Majugull Axelsson che s’intitola Io non mi chiamo Miriam e il fantasy Eggshells, dell’irlandese Catriona Lally. Tra gli ospiti Idanna Pucci con La signora di Sing Sing.
Prosegue la collaborazione on Palazzo Blu a Pisa dove durante il festival si potrà visitare la mostra dello scrittore e illustratore cinese Chen Jan Hong (s’inaugura il 10 novembre alle). Tutte le informazioni e il programma dettagliato del festival sul sito Internet www.pisabookfestival.it.