Pratovecchio Stia, uccide il marito con il fucile del figlio
Pratovecchio Stia: una lite, poi l’omicidio. La donna ha usato il fucile del figlio
PRATOVECCHIO STIA (AREZZO) Prende il fucile del figlio e spara al marito, uccidendolo. Poi chiama l’avvocato e si costituisce. Ieri pomeriggio vicino a Lonanno, una frazione montana del Comune di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo, Paola Marzenta ha impugnato un fucile da caccia e ha colpito in pieno petto il coniuge, Dino Gori, 64 anni. Poi ha chiamato i soccorsi e il suo avvocato, ha aspettato l’arrivo dei carabinieri e a loro ha confessato l’omicidio. Per Gori è stato purtroppo inutile il pronto intervento dei sanitari del 118 che, arrivati nella casa, hanno solo potuto constatare la morte dell’uomo.
Sembra che la coppia avesse da tempo problemi: i due si erano separati e lunedì prossimo era fissata l’udienza per il divorzio. L’omicidio è avvenuto all’interno dell’abitazione in cui il 64enne si era trasferito dopo la separazione dalla moglie e dove ieri la donna era andata probabilmente per discutere del divorzio. E forse proprio su questo è scoppiata la lite. Mentre il marito stava mangiando delle castagne seduto al tavolo, la donna è andata a prendere il fucile da caccia, regolarmente detenuto dal figlio 20enne sotto chiave in un locale della casa, e ha premuto il grilletto. Erano circa le 16,20. Poi la telefonata al 118 e al suo avvocato, e la decisione di costituirsi. Quando si è presentata al cospetto dei carabinieri di Pratovecchio Stia, Paola Marzenta aveva evidenti segni di percosse al volto, segno,forse di un litigio degenerato.
I militari, dopo aver raccolto la testimonianza della donna e averle preso le impronte digitali, hanno effettuato l’esame dello stub sulle mani della donna per accertare la presenza di polvere da sparo. È stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario. Alcuni testimoni hanno raccontato che negli ultimi tempi i dissapori tra i due coniugi si erano acuiti. I litigi erano frequenti nonostante la separazione e il divorzio imminente non aveva placato gli animi. Non si conoscono però i motivi esatti della lite di ieri, su cui gli inquirenti mantengono il riserbo. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di Arezzo, Andrea Claudiani.
La donna, imprenditrice agricola, è molto conosciuta nella zona. Anche suo marito lo era: ex militare dell’aeronautica, Gori prestava servizio come volontario alla Croce Rossa di Pratovecchio Stia.
Ieri la sua bacheca Facebook si è subito riempita di messaggi da parte di amici e conoscenti: «ciao Dino, non meritavi una fine così — scrive una sua compaesana sul diario — mi mancherà il tuo saluto tutti i giorni mentre andavi a camminare. Di nuovo, ciao».
Separati Non vivevano piu insieme ma negli ultimi tempi i diverbi erano diventati più pesanti. Lunedì prossimo era fissata l’udienza decisiva