Corriere Fiorentino

Nardella e il premio di consolazio­ne

Il sindaco: i soldi risparmiat­i facendo solo il tunnel siano investiti su Firenze Ma Comuni in rivolta, dalla Piana al Valdarno: danni ai pendolari, ascoltatec­i

- Marzio Fatucchi

Tav, il giorno dopo tutti sono a mettere «paletti». Criteri, obiezioni, punti da cui non si può prescinder­e per l’alternativ­a proposta da Ferrovie a Regione e Palazzo Vecchio: addio alla stazione Foster (ormai cancellata), ma resta il vecchio tunnel «lungo», da 7 km, per i treni dell’Alta velocità. I più arrabbiati sono i sindaci dell’hinterland, fino al sud, verso il Valdarno: «Nessuno ci ha interpella­ti». Un fronte, però, quello dei sindaci, diviso.

Il sindaco Dario Nardella ne ha quattro, di «paletti». Con una premessa: «Non voglio pensare che Ferrovie si metta all’anima di fare un’opera contro la volontà delle istituzion­i locali». E poi, i punti fermi: l’alternativ­a, di cui Comune e Regione attendono carte e studi, «dovrà favorire il trasporto regionale, metropolit­ano e cittadino». Poi, bisogna puntare a «favorire al massimo l’intermodal­ità tra trasporto regionale, Alta velocità e tramvia», i passeggeri devono poter passare da un mezzo all’altro senza problemi. Tutti, pendolari compresi: «In questo senso la centralità di Santa Maria Novella è per noi positiva». Infine, «non buttare via né lavoro né soldi, ma anzi utilizzare i soldi che si dovessero risparmiar­e con la Foster per riqualific­are tutte le stazioni della cintura metropolit­ana, garantendo­ne anche qui l’intermodal­ità tramvia-ferrovia». E infine «tempi veloci e minimo impatto ambientale».

I toni degli altri sindaci sono diversi, almeno a Campi, Sesto e Figline-Incisa. «Resto preoccupat­o — dice Emiliano Fossi, sindaco di Campi — sul futuro dell’Alta velocità su Firenze a favore di altre realtà dell’Italia centrale». Troppi i dubbi: «Sul futuro dell’Alta velocità, sull’aumento dei treni regionali e quindi del migliorame­nto di vita dei pendolari (cosa assolutame­nte primaria) e su che futuro avrà il luogo dove doveva venire la Foster». Da qui la richiesta di un incontro, come quelle avvenuto circa un mese fa, con Regione e tutti gli altri sindaci. Lorenzo Falchi di Sesto è ancora più critico: «Il nodo fiorentino dell’Alta velocità può essere scavalcato, senza la stazione e con il solo tunnel. Mi preoccupa che chi pensa allo sviluppo dell’aeroporto, come il sindaco della Città metropolit­ana, non capisca il rischio che si taglia fuori Firenze dall’asse nord-sud. Sono d’accordo sulle preoccupaz­ioni per i pendolari, quello era l’obbiettivo fondamenta­le del tunnel: ma non basta». Arrabbiata è Giulia Mugnai, sindaca di Figline-Incisa: «Se i treni passano sotto o meno, cioè se si migliora la direttissi­ma per i pendolari dal Valdarno, cambia la vita a migliaia di persone. Finora si è letto tutto sui giornali, non ci sono stati tavoli istituzion­ali dell’area metropolit­ana. E mi permetto di ricordare che con onore, nonostante qualche problema, abbiamo accettato la cassa di espansione per mettere in sicurezza Firenze: ma ci sono opere pubbliche che vengono fatte a Firenze, che toccano i nostri cittadini e invece non siamo coinvolti nelle decisioni». Toni diversi da Matteo Biffoni, sindaco di Prato: «Le esigenze le conosciamo, aspettiamo i dati tecnici». Come Sandro Fallani di Scandicci, che chiede che «i tempi vengano rispettati, la centralità dell’Alta velocità è elemento di competitiv­ità di tutta l’area metropolit­ana». Gli strali arrivano da Gabriele Toccafondi dell’Ncd: «Per prendere una decisione occorre avere ragioni adeguate e darle pubblicame­nte. Si può anche cambiare idea ma occorre spiegare perché. Spiegare perché si è cambiato idea dopo dieci anni di lavori su quella stazione». La Lega nord chiede il blocco dei lavori, SìToscana a sinistra parla di «presa in giro». La Cisl si sfoga: «Dopo 20 anni Ferrovie ha vinto sulle istituzion­i fiorentine».

Fronte governo Toccafondi: per prendere decisioni servono ragioni adeguate e pubbliche Solo così si può spiegare perché si è cambiato idea a distanza di tanto tempo

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Dario Nardella sindaco di Firenze
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Giulia Magni sindaco di Figline-Incisa

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