«Nuova moschea, svolta a primavera»
L’imam: «Vicini all’acquisto del terreno». E la Commissione Pace si riunisce in Borgo Allegri
«Entro primavera la comunità islamica vuole comprare il terreno sul quale sorgerà la moschea». L’annuncio è arrivato dall’imam di Firenze Izzeddin Elzir durante la visita della Commissione Pace, ieri pomeriggio, al centro islamico di Borgo Allegri. Un incontro voluto dalla Commissione per analizzare i bisogni dei fedeli musulmani e approfondire le criticità del luogo di culto, ma che è stata l’occasione per parlare di un futuro che appare sempre più imminente.
«Dopo un cammino lungo, speriamo di essere in dirittura d’arrivo», dice Elzir, i soldi per acquistare il terreno ci sarebbero: «Provenienti dai fedeli e dai privati all’estero. Ma tutto sarà tracciato e trasparente». Il luogo è stato scelto fra le sei opzioni che Palazzo Vecchio aveva presentato nei mesi scorsi alla comunità islamica. Si tratta di un terreno privato, attualmente vuoto, ma su cui c’è ancora il massimo riserbo e la cui cessione avverrà attraverso un’asta. Dopodiché, ha spiegato l’imam di Firenze e presidente dell’Unione nazionale delle comunità islamiche, «faremo un concorso nazionale di design per individuare l’architettura della moschea e infine, se ci sarà l’appoggio del Comune, daremo il via alla costruzione dopo l’approvazione del cambio di destinazione d’uso del terreno, su cui, in conformità alla legge Volumi Zero, non potranno essere costruite nuove strutture tranne edifici di culto».
Anche il sindaco Nardella, dai microfoni di Radio Fiesole, ha spiegato che in Comune stanno andando avanti gli incontri con gli uffici tecnici così da «fornire alla comunità islamica dati e informazioni per trovare l’area» dove sarà edificata la moschea. I tempi adesso si stringono, proprio mentre sembra tramontare definitivamente l’ipotesi della preghiera del venerdì al Mandela. «Non ci sembra la struttura adatta» ha detto Nardella: il palazzetto «è molto sfruttato, poterlo utilizzare per questo scopo tutte le settimane diventa molto difficile». Ecco perché, ha detto durante l’incontro di ieri Serena Perini, presidente della Commissione Pace, «ci impegneremo per trovare un luogo alternativo per la preghiera del venerdì».
Un impegno accolto con soddisfazione dall’imam: «Borgo Allegri ormai non è più un luogo degno in cui possono pregare mille fedeli. Chi non vuole la moschea a Firenze, deve sapere che esiste già, si tratta di spostarla in un luogo più dignitoso». Anche perché, ha aggiunto l’imam, «la moschea è un luogo che svolge una funzione di controllo e aggregazione, un ottimo strumento contro potenziali terroristi, che nel 95 per cento dei casi non hanno mai messo piede in una moschea».
All’incontro in Borgo Allegri hanno partecipato, oltre all’imam e ad alcuni membri della comunità islamica, la presidente della Commissione Pace Serena Perini, Leonardo Bieber (Pd), Luca Milani (Pd), Donella Verdi (Firenze Riparte a Sinistra). Non erano presenti tutti i consiglieri della Commissione Pace. All’appello mancavano Mario Razzanelli, in polemica per la scelta di tenere la Commissione alla moschea, e i due consiglieri del Pd Nicola Armentano e Francesca Nannelli, assenti per altri impegni di lavoro.
Nardella In Comune stanno andando avanti incontri per fornire alla comunità dati e informazioni utili a trovare l’area adatta E sulla preghiera del venerdì al Mandela dico che mi pare molto difficile