Laici e cattolici, incontro alle Oblate
La spiritualità può salvare la politica. Una spiritualità laica con le radici nel pluralismo religioso, in grado di favorire il dialogo tra laici e cattolici, due mondi che troppo spesso hanno percorso strade parallele senza incontrarsi realmente. A suggerirlo nel libro «Vicini e Lontani. L’incontro tra laici e cattolici nella parabola del riformismo italiano» è Vannino Chiti, che domani (ore 17.30) sarà alla Biblioteca delle Oblate di Firenze per parlare del suo libro edito da Donzelli. All’incontro — nel calendario di «Leggere per non dimenticare» a cura di Anna Benedetti — interverranno Zeffiro Ciuffoletti, Dario Nardella e Roberto Zaccaria moderati dal direttore del «Corriere Fiorentino» Paolo Ermini. Secondo Chiti per arrivare ad un futuro democratico con al centro la dignità di ogni persona bisogna che questi due mondi arrivino ad un sentire comune che permetta di organizzare il contesto sociale, dalle attività produttive alle conquiste della scienza. E il ruolo chiave in questo lo può avere la sinistra. Chiti sogna un Pd come comune «casa di riferimento». La strada è ancora lunga e molto complessa, ma il rinnovamento della sinistra democratica in Italia, «ha necessariamente bisogno dell’apporto di tutte le sue componenti ideali».