Corriere Fiorentino

PAGINE TOSCANE UNA NUOVA BIBLIOTECA

L’8 novembre aprono i grandi spazi al pian terreno di Palazzo Cerretani Oltre 160 mila monografie e un ambiente dedicato a Oriana Fallaci La sorpresa dei resti di una Firenze pre-romana. Giani: scoperta da studiare

- Edoardo Semmola

Oriana Fallaci, Mario Luzi, il poeta Enrico Pea, il regista e scenografo Gordon Craig: i loro archivi, le memorie, la vita di tanti grandi toscani di nascita o d’adozione hanno trovato una nuova casa: la Biblioteca della Toscana che l’8 novembre sarà inaugurata al pian terreno di Palazzo Cerretani, in piazza Unità d’Italia. Con 160 mila monografie su 900 metri lineari di scaffali, 70 importanti fondi documentar­i e archivi acquistati fin dagli anni Ottanta che rappresent­ano un importante pezzo di storia regionale. Un’intera sala è dedicata a Oriana Fallaci con la raccolta di tutta la collezione dei libri che conservava nella sua casa a Greve in Chianti. Novecento volumi sistemati in modo che sembrano girare intorno alla sua macchina da scrivere originale, posta in una teca di vetro al centro della sala. Mentre il fondo Luzi rimarrà diviso: la parte principale ancora al Gabinetto Vieusseux. «In attesa di conoscere le sorti della parte di fondo alla cui acquisizio­ne stiamo ancora lavorando».

Al piano interrato la sorpresa: resti antichi di una Firenze pre-romana e «forse etrusca» come specifica il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani dove quel «forse» sta a significar­e che «è presto per Da sapere Circa 160 mila monografie, 200 abbonament­i periodici cartacei, 284 periodici e quotidiani on line, 6 percorsi tematici per gli utenti, 600 metri quadrati lo spazio occupato dalle sale dotate di 34 sedute di lettura e 9 postazioni internet. Questi alcuni numeri della biblioteca della Toscana al pian terreno di Palazzo Cerretani, in piazza Unità d’Italia che si inaugura l’8 novembre (nella foto la sala dedicata a Oriana Fallaci) sbilanciar­si perché li abbiamo appena trovati e non ancora studiati». Scavando sotto il livello del terreno per «ampliare gli spazi della biblioteca» — lavoro che la Giunta regionale ha iniziato nel 2008 ed è stato finito in questi mesi — sono stati rinvenuti «resti di fondamenta di edifici che testimonia­no i primissimi insediamen­ti fiorentini» sovrastati da archi del dodicesimo secolo a significar­e «la continua evoluzione di questo palazzo» appartenen­te «a una delle più antiche famiglie fiorentine di cui — prosegue Giani — si hanno testimonia­nza fin dall’epoca di Carlo Magno». Ecco dunque che la nuova biblioteca, dopo questa scoperta, si avvia a diventare «anche un percorso storico sulla Toscana romana».

Si chiamerà Biblioteca Granduca Pietro Leopoldo in

occasione dei 250 anni dal suo insediamen­to a Firenze». E conta inoltre 200 abbonament­i a periodici cartacei, 284 periodici e quotidiani on line, 6 percorsi tematici per gli utenti, 34 postazioni di lettura e 9 per internet. «L’8 novembre inaugurere­mo — ha detto Giani — la settima biblioteca nella nostra regione come numero di volumi, la cui qualità è segnata anche dal fatto che famiglie importanti della Toscana abbiano deciso che qui fosse depositato il fondo di personaggi di rilievo». La nuova biblioteca nasce dalla fusione di altre tre: quella di documentaz­ione giuridico che aveva sede in via Ricasoli, la biblioteca dell’Identità toscana (Bit) e quella della Giunta.

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