Viareggio, stop di Renzi a Pd e Del Ghingaro: basta liti
Dopo l’iniziativa per il Sì, il presidente del Consiglio vede il segretario Dem e l’ex sindaco: unità
«Basta con le polemiche e le divisioni. Dobbiamo restare uniti, se si dovesse tornare a votare non possiamo in alcun modo perdere la guida di Viareggio». Sono queste le parole che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rivolto all’ex sindaco Giorgio Del Ghingaro (decaduto il 12 luglio dopo la sentenza del Tar della Toscana che ha reso nulle le elezioni comunali del 2015) e al segretario del Pd Versilia Giuseppe Dati, grande «nemico» di Del Ghingaro durante la tornata elettorale dello scorso anno (e anche in seguito). Il confronto si è svolto martedì sera sul retro del Cinema Teatro Eden, dove Renzi aveva appena concluso il suo intervento per perorare la causa del Sì al referendum. Il presidente del Consiglio è stato accompagnato fuori da un’uscita laterale, ma prima di salire in auto ha «convocato» i due contendenti e alla presenza di altri importanti esponenti del Pd regionale (martedì sera in teatro c’era anche il governatore Enrico Rossi, seduto in prima fila) ha chiesto di siglare la pace fra il segretario Dem della Versilia e l’uomo che, pur proveniente dal Pd, circa un anno e mezzo fa lo ha sconfitto alle urne con un movimento composto da cinque liste civiche.
Il futuro del Comune è appeso alla sentenza del Consiglio di Stato che, dopo l’udienza dello scorso 20 ottobre, potrebbe da un giorno all’altro pronunciarsi sul ricorso presentato da alcuni ex consiglieri di maggioranza dell’amministrazione Del Ghingaro. Tre i possibili scenari: ribaltamento della sentenza del Tar e immediato ritorno in carica dell’ex sindaco; parziale revisione della sentenza e ritorno al voto nelle sole due sezioni in cui erano state riscontrate anomalie; conferma della sentenza e permanenza del commissario prefettizio Fabrizio Stelo fino alle prossime elezioni. Ed è proprio nel caso di un nuovo voto che potrebbe avvenire il grande disgelo auspicato da Renzi fra il Pd viareggino e l’ex Del Ghingaro. I segnali di un riavvicinamento delle parti, sotto la regia del Pd regionale, del resto c’erano già da tempo, ma adesso è arrivata anche la «benedizione» del segretario nazionale e premier. Ma l’iniziativa di Renzi all’Eden ha avuto anche altri strascichi. Forza Italia polemizza per la presenza in teatro di Burlamacco e Ondina, maschere simbolo del Carnevale impersonate da due giovani scelti dalla Fondazione Carnevale. «Inaccettabile veder utilizzati i simboli del Carnevale per sinistri fini politici», dice il coordinatore azzurro Alessandro Santini.
L’incontro A fine comizio, il premier ha convocato i due «contendenti» nel retro del teatro