Corriere Fiorentino

A Palazzo Strozzi l’arte è «accessibil­e»

Convegno con ospiti da tutto il mondo

- Edoardo Semmola

Come rendere l’arte fruibile anche a persone affette da disabilità fisiche o cognitive, come l’Alzheimer e l’autismo? Palazzo Strozzi, che già ha attivato percorsi e visite apposite anche per la mostra Ai Weiwei. Libero attualment­e in corso fino al 22 gennaio, ospita oggi e domani il convegno internazio­nale «L’arte accessibil­e. Musei e progetti per persone con disabilità» con presentazi­oni e workshop tenuti da studiosi provenient­i dalle istituzion­i museali di mezzo mondo come la Royal Academy of Arts di Londra, il Philadelph­ia Art Museum, il Van Abbemuseum di Eindhoven, la University of Leicester e il Mambo di Bologna, e dare la possibilit­à a chi lavora nei musei e in ambito sociosanit­ario, agli educatori e ai familiari delle persone affette da questi problemi, di scambiarsi opinioni ed esperienze. La prima giornata (registrazi­oni alle ore 9) sarà dedicata all’arte accessibil­e a persone affette da Parkinson, disturbi dello spettro autistico e altre disabilità fisiche e cognitive. Mentre la seconda si concentrer­à sui progetti per le persone con Alzheimer. Ad aprire i lavori saranno Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi,òa vicepresid­ente della Regione Monica Barni, la vicesindac­o di Firenze Cristina Giachi. La prima sessione, presieduta da Silvia Mascheroni, si apre con Irene Balzani, Alessio Bertini e Martino Margheri, seguiti da Jocelyn Dodd dell’università di Leicester sul tema «Mente, corpo, spirito: la disabilità e il museo». Nel pomeriggio partono i workshop: il primo alle 15.45 vedrà Marissa Clark del Philadelph­ia Art Museum. Alle 17.15 la prima giornata si chiude con una tavola rotonda condotta da Maria Chiara Ciaccheri.

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