Marinella C’è euforia e siamo i favoriti Ma sarà dura spuntarla
Maurizio Marinella apre il negozio in Riviera di Chiaia alle 6 del mattino. Nella vita del «re delle cravatte» c’è tanto lavoro, c’è la volontà quotidiana di stabilire un contatto caldo e diretto con i propri clienti. Ma c’è anche una piccola nicchia dove si mantengono intatte la passione per il calcio e l’amore per la squadra della sua città, il Napoli.
«Il tempo libero è ridotto al minimo, allo stadio non vado, guardo le partite alla tv, ma resto un grande tifoso — afferma Marinella — che gara sarà quella di domani? Non semplice, anche se dobbiamo ammettere che niente è impossibile per questo Napoli che ci sta facendo impazzire con un gioco davvero spettacolare. Stiamo vivendo un momento magico, c’è euforia tra i tifosi per l’escalation in campionato e per il prossimo impegno di Champions contro il Real Madrid. Della Fiorentina conservo i ricordi di quando ero piccolo e collezionavo le maglie delle squadre, quella viola era tra le mie preferite, aveva un colore speciale». Come altri club di serie A, anche il Napoli è ovviamente griffato con la cravatte di Maurizio Marinella. Sotto il Vesuvio, come in riva all’Arno, c’è una forma inevitabile di identificazione dello sport con il made in Italy di qualità.
«Firenze è la città delle passerelle, degli eventi, dei grandi marchi, delle industrie delle moda — continua — a Napoli siamo riusciti a conservare una nostra autenticità grazie a un saper fare forse più artigianale, e che tuttavia non tradisce i requisiti di eleganza».
Ne sono un esempio le cravatte in twill e seta di Marinella, che hanno vestito politici e attori, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, e ovviamente calciatori e allenatori. Anche se a Napoli c’è qualcuno che rimane un po’ refrattario all’uso della cravatta, specie a bordo campo. Quel qualcuno si chiama mister Maurizio Sarri. «Lui è un ruspante — conclude Marinella — un mix di professionalità e spontaneità, a Napoli sta svolgendo un lavoro eccellente. Quindi, gli perdoniamo tutto, ci piace averlo così, anche senza la cravatta».
La maglia della Fiorentina mi è sempre piaciuta, Firenze è la città delle passerelle ma noi siamo più artigianali e sognatori Il nostro mister è ruspante e bravissimo, ma gli perdoniamo tutto