Pisa, Petroni dice di nuovo sì. È la volta buona?
Accettata l’ultima offerta dei Corrado, manca l’intesa per i contratti di sei dipendenti
Sarà la volta buona? La famiglia Petroni ed il gruppo Corrado hanno raggiunto un accordo di massima per la cessione del Pisa. La Carrara Holding ha reso noto — attraverso una nota — «di aver accettato l’ultima proposta d’acquisto presentata da Magico Srl».
L’amministratore unico Lorenzo Petroni, a nome dell’attuale proprietà, ha garantito «la disponibilità alla stipula del contratto», con tanto di indicazione della data, domani, «previo ricevimento della bozza notarile almeno 24 ore prima dell’atto di cessione». L’unico punto su cui ancora non è stata trovata un’intesa riguarda la risoluzione dei contratti dell’ex socio e direttore generale Fabrizio Lucchesi e di altre 5 figure tuttora legate alla società, tra cui Giuseppe Tambone, ex membro del cda, oneri dei quali Magico Srl non è intenzionata a farsi carico.
I Petroni sono al lavoro per sistemare la questione. Se però non riuscissero nel loro intento entro domani, a farsi carico dell’importo dovuto — stando a quanto scritto nella nota dall’amministratore unico — sarebbe la stessa Carrara Holding, la cui risposta alla proposta d’acquisto è giunta ieri attorno all’ora di pranzo, pur essendo attesa per la serata di lunedì. Durante questo lasso di tempo le parti hanno continuato a negoziare, anche grazie alla mediazione del presidente della Lega B Andrea Abodi, che ha reputato il comunicato con cui i Petroni hanno detto sì all’offerta dei Corrado «un passaggio fondamentale in questo lungo, troppo lungo iter che giovedì (domani per chi legge, ndr) potrà far uscire il club dallo stallo con una nuova proprietà. Lucchesi è un professionista serio, ha assunto un impegno e sono sicuro che lo rispetterà».
Intoppo alla conclusione (positiva) della trattativa che ha scatenato l’ira dei tifosi del Pisa: «Se questo problema non sarà superato, deve dare subito le dimissioni. La pazienza è finita», hanno scritto i gruppi organizzati della Curva Nord riferendosi all’ex dirigente di Roma, Fiorentina e Empoli. La settimana, per i destini del Pisa, è rovente. E decisiva. La regolare disputa del match di sabato alle 12,30 contro lo Spezia è strettamente collegata al trasferimento delle quote, senza il quale i sostenitori nerazzurri sono pronti ad attuare varie forme di protesta. E per venerdì è attesa la sentenza di primo grado nei confronti del patron Fabio Petroni, ai domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta per il crack Terravision.