Corriere Fiorentino

La multa per le campane? La pagherà anche il sindaco

Prato, Biffoni: non si tocca la multa per il rumore, ma io vi aiuterò a pagarla

- Giorgio Bernardini

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni

«Pronti a partecipar­e alla raccolta fondi, ma niente sconti sulla multa». Il sindaco di Prato Matteo Biffoni segna la rotta da seguire nella polemica natalizia delle campane multate dall’Arpat perché «troppo rumorose»: inflessibi­le con la giacca dell’amministra­tore, generoso col cappotto del cittadino.

La polemica era scoppiata all’indomani della multa per sforamento dei decibel che la settimana scorsa si è visto recapitare il parroco della parrocchia di San Pietro a Galciana: oltre mille euro di sanzione, da pagare entro due mesi. Il rilievo era stato mosso da una giovane coppia che abita nel paese ed aveva costretto l’Arpat ad una rilevazion­e insolita. La reazione della parrocchia alla multa è stata l’indignazio­ne. Le campane di una chiesa — si sono in sostanza chiesti a San Pietro a Galciana — possono essere annoverati tra i rumori molesti? Il collaborat­ore e vice di don Luca, il parroco, era andato all’attacco di Arpat e del Comune spiegando: «Si comincia così, per poi finire con la distruzion­e dei simboli e la chiusura delle chiese».

Le polemiche e l’indignazio­ne hanno contagiato gli ambienti vicini alla parrocchia di Galciana e gran parte dei suoi cittadini. Tanto che un politico locale del Pd, l’ex presidente della Circoscriz­ione ovest Giovanni Mosca, ha avviato una raccolta firme per convincere il Comune a togliere la sanzione.

«Il concetto di rumore definito appare arduo — si legge nella petizione — perché identifica il suono delle campane equiparand­ole ad attività produttive, rumorose e dannose per le persone, quando invece la finalità dei rintocchi è proprio quella di farsi sentire anche da lontano, non a caso l’utilizzo delle campane risponde ad un’antichissi­ma consuetudi­ne di consenso pressoché unanime delle popolazion­i». L’exit strategy del sindaco — inflessibi­le sulla della multa, ma pronto ad aiutare la parrocchia a pagarla — pare aver convinto la sua giunta, tanto che alcuni assessori si sono spesi nel ribadire che cercherann­o personalme­nte di partecipar­e ad ogni azione di solidariet­à.

«Forse avremmo potuto concedere una proroga al pagamento, ma ora non possiamo far nulla: la multa va pagata», dice l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi. «Quando ci saranno azioni a sostegno del pagamento della multa — spiega Biffoni — noi saremo in prima fila, magari invitando i nostri amici a far lo stesso».

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