La multa per le campane? La pagherà anche il sindaco
Prato, Biffoni: non si tocca la multa per il rumore, ma io vi aiuterò a pagarla
Il sindaco di Prato Matteo Biffoni
«Pronti a partecipare alla raccolta fondi, ma niente sconti sulla multa». Il sindaco di Prato Matteo Biffoni segna la rotta da seguire nella polemica natalizia delle campane multate dall’Arpat perché «troppo rumorose»: inflessibile con la giacca dell’amministratore, generoso col cappotto del cittadino.
La polemica era scoppiata all’indomani della multa per sforamento dei decibel che la settimana scorsa si è visto recapitare il parroco della parrocchia di San Pietro a Galciana: oltre mille euro di sanzione, da pagare entro due mesi. Il rilievo era stato mosso da una giovane coppia che abita nel paese ed aveva costretto l’Arpat ad una rilevazione insolita. La reazione della parrocchia alla multa è stata l’indignazione. Le campane di una chiesa — si sono in sostanza chiesti a San Pietro a Galciana — possono essere annoverati tra i rumori molesti? Il collaboratore e vice di don Luca, il parroco, era andato all’attacco di Arpat e del Comune spiegando: «Si comincia così, per poi finire con la distruzione dei simboli e la chiusura delle chiese».
Le polemiche e l’indignazione hanno contagiato gli ambienti vicini alla parrocchia di Galciana e gran parte dei suoi cittadini. Tanto che un politico locale del Pd, l’ex presidente della Circoscrizione ovest Giovanni Mosca, ha avviato una raccolta firme per convincere il Comune a togliere la sanzione.
«Il concetto di rumore definito appare arduo — si legge nella petizione — perché identifica il suono delle campane equiparandole ad attività produttive, rumorose e dannose per le persone, quando invece la finalità dei rintocchi è proprio quella di farsi sentire anche da lontano, non a caso l’utilizzo delle campane risponde ad un’antichissima consuetudine di consenso pressoché unanime delle popolazioni». L’exit strategy del sindaco — inflessibile sulla della multa, ma pronto ad aiutare la parrocchia a pagarla — pare aver convinto la sua giunta, tanto che alcuni assessori si sono spesi nel ribadire che cercheranno personalmente di partecipare ad ogni azione di solidarietà.
«Forse avremmo potuto concedere una proroga al pagamento, ma ora non possiamo far nulla: la multa va pagata», dice l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi. «Quando ci saranno azioni a sostegno del pagamento della multa — spiega Biffoni — noi saremo in prima fila, magari invitando i nostri amici a far lo stesso».