ABBAIARE, SENZA MORDERE
Le polveri sottili sono delle gran brutte bestie. Intossicano giorno dopo giorno. Lentamente. Ma nessuno se ne accorge. Perché sono invisibili. Fino a sfinirti. Provocano asma, mettono a rischio i polmoni, sono una delle principali cause di tumori. Si calcola che per queste maledette polveri circa due milioni di persone muoiano ogni anno nel mondo. E l’Italia per nostra disgrazia non è un’isola felice. I decessi si contano a decine di migliaia. Firenze purtroppo non fa eccezione alla regola. I morti sono poco meno di un migliaio all’anno. Perciò un po’ dappertutto sono previsti limiti alla concentrazione delle predette polveri, oltre i quali scattano divieti di vario genere. Il guaio è che nel nostro Belpaese è un gioco da ragazzi trasformare l’illecito in lecito: basta aumentare i limiti di cui sopra.
È naturale che i sindaci si preoccupino di questo stato di cose e provvedano al meglio. Anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, fa la sua brava parte. Tant’è che il 16 dicembre ha fatto non senza ragione la faccia feroce e ha emesso un’ordinanza che ha imposto dal giorno successivo fino al 21 dicembre all’amministratore del condominio o al responsabile dell’impianto termico la riduzione del periodo giornaliero di funzionamento degli impianti di riscaldamento a un massimo di otto ore, mentre la temperatura negli ambienti riscaldati non potrà superare i diciotto gradi. L’ordinanza prevede altresì divieti di circolazione nel centro abitato a veicoli vecchi per alcune ore della giornata. E pochi sanno che gli edifici inquinano molto più dei trasporti: in un rapporto di tre a uno.
Tutto è a posto e nulla è in ordine. La colpa principale è della cosiddetta società civile. Nella fattispecie, degli amministrati. Siamo imbattibili nell’abbracciare la filosofia di ognuno per sé e Iddio per tutti. Ci fa difetto lo spirito comunitario perché le comunità, dalla nazionale alle locali, danno l’impressione di sbriciolarsi sempre più al punto di ridursi in poltiglia. Ci sono limiti al riscaldamento e alla circolazione di veicoli stravecchi, e perciò particolarmente inquinanti? E chissenefrega. Perché si vuole circolare come e quando ci pare. Perché ci piace stare al calduccio nelle nostre abitazioni, anche quest’anno che è il più caldo dalla notte dei tempi. Poco male se i pediatri consigliano di far dormire i bambini a non più di diciotto gradi. Poco male se l’escursione termica tra dentro e fuori è tale da provocare tremendi raffreddori e mal di gola.