Calcio spettacolo al Franchi: finisce 3-3
Napoli avanti, poi la rimonta e la vittoria sfiorata. Doppietta di Berna, in gol anche Zarate
Bernardeschi esulta dopo il secondo gol
Il sinistro di Berna è il regalo sotto l’albero per il popolo viola. Il gioiello di casa infatti agguanta due volte il Napoli di Sarri, corre a far festa sotto la Fiesole e nel finale regala addirittura l’assist che poteva valere la clamorosa vittoria. Gli errori, gravissimi di Tomovic e Salcedo rovinano l’impresa viola e ricacciano la Fiorentina lontano dall’Europa, ma non per questo cancellano le imprese del numero 10. «Il ragazzo gioca bene» infatti segna e fa sognare: aspettando Antognoni (che sarà ufficializzato a inizio dell’anno nuovo) e riguardandosi le prodezze del nuovo idolo fatto in casa. Se la punizione dell’1-1 era stata fortunosa (decisiva la deviazione di Callejon in barriera), il raddoppio è un mix di classe, potenza, caparbietà e voglia di vincere.
Berna così si è conquistato il Franchi e proprio nella settimana in cui nella sede viola si sono gettate le basi per il suo rinnovo contrattuale. «Non è blindato, è proprio in cassaforte», ha detto prima della partita il ds viola Freitas. Una dichiarazione d’intenti a cui adesso dovranno seguire fatti quanto prima: Federico vuol restare alla Fiorentina, ma i primi grandi club d’Europa hanno già bussato alla porta. Una maxi clausola rescissoria da 50-60 milioni e un ingaggio da top player (ora guadagna 1 milione), potrebbero essere le chiavi per consacrarlo leader viola. Del presente e del futuro. Berna a parte, FiorentinaNapoli è un film. Un thriller difficile da raccontare per la trama intricata e i continui colpi di scena. Nel primo tempo la palla ce l’ha quasi sempre il Napoli, organizzatissimo con i suoi continui cambi di gioco e gli inserimenti di Hamsik. Per Sousa infatti piove sul bagnato visto che all’assenza di Borja Valero, si aggiungono quelle di Gonzalo e Ilicic, pure lui fermato dall’influenza. Con Cristoforo trequartista improvvisato e Chiesa preferito a Tello, la Fiorentina rincorre gli azzurri e fatica a far gioco, tanto che l’unico schema proficuo sembra essere il caro vecchio lancio lungo per l’isolato Kalinic. La partita la sblocca il super gol di Insigne, favorito dal pressing di Diawara su Badelj e soprattutto dall’errore dell’assistente Tonolini che non vede un fuorigioco dello stesso Insigne al momento dell’assist di Hamsik. Avanti di un gol la squadra di Sarri continua a macinare gioco e sfiora il raddoppio in più di un’occasione.
Nel finale poi un altro episodio contestato: Kalinic già ammonito cade da solo in area e rischia l’espulsione per simulazione. Il tempo così si chiude tra mille interrogativi per una Fiorentina che pare in balia dell’avversario. Nella ripresa però succede di tutto. Berna calcia una punizione dal limite (deviata) e riporta i viola in carreggiata. Della Valle in tribuna si dimentica il freddo e inizia a crederci come il pubblico del Franchi. Lo stadio spinge Bernardeschi e compagni alla caccia del gol che vale una notte speciale, anche se serve una spaccata di Maxi Olivera per evitare che il Napoli torni avanti: il suo salvataggio sulla linea dopo il tocco di Mertens, vale come un gol. Dall’altra parte Chiesa strappa applausi, ma nel momento migliore viola però, ecco l’incredibile errore di Tomovic, che perde palla su pressing solitario di Mertens e lascia segnare il belga. Sembra il colpo del ko e invece mago Berna tira fuori il coniglio dal cilindro: gran tiro da 25 metri e palla all’angolino. Nel finale poi altra magia: assist perfetto per Zarate e gol (il secondo consecutivo) di Maurito, cancellato però dall’ingenua quanto inutile entrata fallosa di Salcedo in piena area viola e a recupero finito. Dal dischetto Gabbiadini (viola mancato quest’estate) salva Sarri e spedisce Sousa a -5 dal quinto posto. Il Natale sarà amaro, anche se Berna sta diventando una stella.