«Senza senso» Campane multate, il vescovo di Prato: i rumori sono altri
Prato, il vescovo contro la sanzione alla parrocchia di Galciana: i rumori sono altri
L’articolo sulla vicenda pubblicato il 14 dicembre sul Corriere Fiorentino
«È per il buon senso, defunto in questa vicenda, che le campane suonano a morto». Il vescovo di Prato Franco Agostinelli interviene con sottile ironia nella vicenda che vede la parrocchia di San Pietro a Galciana, frazione a ovest di Prato, multata per mille euro a causa della rumorosità delle sue campane. Il vescovo ha affidato al settimanale Toscana Oggi il suo commento. Agostinelli non entra nel merito del provvedimento dell’Arpat ma rivolge il suo pensiero ai cittadini che hanno fatto l’esposto. «Mi chiedo se il pensiero di un singolo cittadino possa prevaricare il sentimento di una comunità intera, o perlomeno della sua maggioranza», dice il vescovo. «Le campane sono il simbolo, con il campanile che la conserva e la fa funzionare, dell’identità di una comunità, identità civile oltre che ecclesiale. Pensare che questo strumento passi dall’identità al disturbo di una comunità lascia sgomenti. Le nostre città e anche le frazioni sono sommerse ogni giorno da rumori di ogni tipo, giorno e notte. Possibile che a dar noia sia un campanile?». Il sindaco Matteo Biffoni, nel pomeriggio di ieri, ha immediatamente replicato alle parole del vescovo spiegando di essere d’accordo con lui. Ma ribadendo che non c’è spazio per un eventuale sconto o un annullamento della multa. «Siamo un’amministrazione comunale e come tutte le amministrazioni rispondiamo alla nostra coscienza e anche alle norme di legge», ha detto il sindaco in una nota.
«Sto ancora aspettando l’invito a qualsiasi evento per poter finanziare il pagamento della multa. Io e tutta la giunta siamo disponibili a partecipare e a dare il nostro contributo economico. Invece di continuare con i discorsi — ha concluso Biffoni — credo che sia l’ora di fare una cena o una tombola o qualsiasi iniziativa tutti insieme per raccogliere i soldi necessari per il pagamento della sanzione».