Centri Caritas, è toscano un ospite su tre
Non solo senzatetto, sbandati e disoccupati. Tra i nuovi utenti dei centri d’ascolto Caritas, crescono i lavoratori con redditi precari, spesso insufficienti a garantire una vita dignitosa. È uno degli aspetti più preoccupanti emersi dal dossier Caritas relativo all’anno 2015, secondo cui sono in crescita le persone, molte delle quali giovani, che chiedono aiuto alla Caritas perché hanno compensi economici professionali incapaci di soddisfare i bisogni primari. Un dato che ha particolarmente colpito l’assessore regionale al welfare Stefania Saccardi, che ha promesso un impegno per prevenire la povertà soprattutto tra i giovani: «Ci sono oltre 5 mila persone che non riescono a ripartire e a riprogettare la loro vita anche in presenza di un reddito che, tuttavia, non è sufficiente a rispondere a tutti i bisogni della famiglia». Gli occupati che si rivolgono ai centri Caritas rappresentano il 20 per cento del totale, in netta crescita rispetto agli anni precedenti. Talvolta, si tratta di persone con importanti titoli di studio: il 10 per cento ha un diploma professionale, mentre il 3,5 per cento degli italiani e il 10 per cento degli stranieri possiede addirittura una laurea. Segno che i titoli di studio non sempre garantiscono un’indipendenza economica. Tra i dati più emblematici, c’è il raddoppio degli utenti italiani negli anni della crisi: nel 2007 gli utenti italiani rappresentavano il 19 per cento del totale, oggi sono diventati il 36 per cento. «Sono uomini e donne della porta accanto — spiegano dalla mensa Caritas di Firenze — Negli ultimi anni sono arrivati qui ragionieri, imprenditori e lavoratori che improvvisamente hanno perso il lavoro e si sono ritrovati sul lastrico». E poi tanti padri divorziati e madri single. Complessivamente, sono state 22.041 le persone che nel 2015 si sono rivolte ai centri d’ascolto Caritas. Un calo del 15 per cento rispetto all’anno scorso, dato certamente confortante. Aumenta però la cronicità della povertà: a fronte di una diminuzione del numero delle persone che si rivolgono alla Caritas, aumenta il numero di volte che le persone chiedono aiuto nello stesso anno. Segno che i problemi sono sempre più consistenti e di sempre più difficile risoluzione. Secondo il rapporto, Firenze e Prato sono le province col maggior numero di bisognosi.