Corriere Fiorentino

Il guizzo finale di un 2016 grigio

Anno ad andamento lento. Ieri il Cda: completare il risanament­o

- Ernesto Poesio

Ci hanno pensato Bernardesc­hi e Zarate ad evitare che la fine fosse come l’inizio. Ma il cerchio della Fiorentina versione 2016 resta imperfetto, che evita i fischi ma saluta il Franchi senza vittoria, propriocom­e lo aveva inaugurato lo scorso gennaio. Anche i colori degli avversari sono simili: celesti quelli della Lazio (che batterono i viola alla prima casalinga dell’anno dando il via al declino) e azzurri quelli del Napoli di Maurizio Sarri che invece ha raccolto solo un pari. Un punto che serve poco anche alla Fiorentina perché non migliora né la classifica attuale né quella solare, con Paulo Sousa che dopo dodici mesi con più dolori che gioie fissa la sua cifra a quota 56 punti, in piena bagarre con Chievo, Genoa e Atalanta.

Non proprio il massimo, perché se è vero che «i conti si fanno alla fine» come amava ripetere Daniele Pradè la scorsa stagione e come ha ribadito anche Pantaleo Corvino pochi giorni fa, il bilancio di questo 2016 racconta una Fiorentina che ha perso posizioni, fiducia, spettatori (anche ieri sera in un big match solo 26 mila spettatori) e contatto con le grandi del calcio italiano. Lo si è visto bene sul campo ieri sera, in una partita che solo due stagioni fa avrebbe visto i viola a dettare il ritmo alla partita e il Napoli a cercare il contropied­e.

Ma le cose sono cambiate, e tutte a vantaggio del club di De Laurentiis che nel frattempo ha messo la quinta e nel 2016 ha raccolto 27 punti della squadra di Sousa. Un’enormità, tecnica e sportiva. Da una cruda, ma realistica analisi, allora dovrà cercare di ripartire la Fiorentina nel prossimo anno dopo la pausa natalizia. Che si spera riesca a regalare un po’ di energie fisiche e mentali in più. Di sicuro un acquisto ci sarà, anche se non in campo. Giancarlo Antognoni sarebbe stato annunciato già ieri se Andrea Della Valle non avesse avuto la febbre.

Un ultimo ostacolo, prima del rientro ufficiale i primi di gennaio. La sua presenza aiuterà sicurament­e a riportare un po’ di calore intorno a questa Fiorentina e potrà contribuir­e alla crescita dei giovani talenti Bernardesc­hi e Chiesa, che rappresent­ano il bicchiere mezzo pieno di questo faticoso 2016. Cambierann­o invece di poco (almeno così par di capire) le cose sotto l’aspetto del mercato. Perché la «cura da cavallo» imposta a Corvino dalla società non è ancora del tutto conclusa. Lo ha ribadito ieri il vicepresid­ente Paolo Panerai: «Il lavoro di Pantaleo è stato straordina­rio, ma il risanament­o non è ancora completato». Il che significa che per questa sessione di mercato la squadra dovrebbe restare tutto sommato così, con anzi la possibilit­à di veder partire Milan Badelj, corteggiat­issimo dalle due milanesi. Solo in caso di cessione del croato allora la Fiorentina potrebbe tornare a muoversi in entrata sapendo però che la vera rivoluzion­e dovrà essere rimandata a giugno quando, con tutta probabilit­à, sulla panchina viola si sederà un altro allenatore.

Finisce l’anno insomma, ma per la Fiorentina rischia di non cambiare molto. A meno che non sia il campo a regalare un girone di ritorno a tutto altro ritmo. E a meno che Sousa non riesca a ritrovare improvvisa­mente il feeling della prima parte della scorsa stagione. Qualche scintilla in fondo ieri sera si è vista.

 ??  ?? Bernardesc­hi e Chiesa i protagonis­ti della partita di ieri: i due gioielli della Fiorentina hanno trascinato la squadra in una partita molto bella
Bernardesc­hi e Chiesa i protagonis­ti della partita di ieri: i due gioielli della Fiorentina hanno trascinato la squadra in una partita molto bella
 ??  ?? Andrea Della Valle ieri in tribuna al Franchi per l’ultima partita del 2016, un anno non proprio brillante per la squadra di Sousa
Andrea Della Valle ieri in tribuna al Franchi per l’ultima partita del 2016, un anno non proprio brillante per la squadra di Sousa

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