Corriere Fiorentino

Il locale non riapre: «Ma per il Comune siamo in regola»

San Frediano, il titolare del Nof dopo i sigilli: le istituzion­i si mettano d’accordo, così non si può fare impresa

- Giulio Gori

«Ho ricevuto tantissimi controlli da parte dei vigili. Non hanno mai eccepito nulla. Ricevo un controllo dalla Questura e mi impongono di chiudere il locale. In questo Paese non si può fare l’imprendito­re, perché non ci sono regole chiare». Filippo Zanasi è il titolare del Nof, il locale di Borgo San Frediano sequestrat­o lo scorso 7 dicembre per attività danzante non autorizzat­a. Il 24 dicembre il Riesame, dove è stato presentato ricorso contro il sequestro, ha dato di nuovo torto a Zanasi. Che ora rischia di dover affrontare un lunghissim­o iter processual­e prima di poter sperare in un nuovo via libera.

Cos’è successo al Nof? Il 22 ottobre la Questura dispone un controllo e registra un video in cui ci sono dei clienti che ballano. Un mese e mezzo dopo arrivano i sigilli: non ci sarebbero le uscite di sicurezza adeguate per una sala da ballo. Così è iniziata la gara di carte bollate in tribunale. Zanasi, difeso dagli avvocati Giovanni Conticelli e Elena Graziani, si fa forte di un permesso ottenuto da Palazzo Vecchio, più volte rinnovato, che lo autorizza a svolgere fino a quattro concerti dal vivo a settimana. «Teniamo conto che il Comune, con due ordinanze del 2006 e del 2011, incentiva i locali a fare concerti dal vivo — spiega Conticelli — Resta il fatto che il Nof è un’attività di somministr­azione, non una discoteca». Il Riesame ha però dato torto al Nof. Ma per Zanasi, che è convinto di aver seguito le norme alla lettera, manca chiarezza nelle regole: «Il Comune mi autorizza a fare una cosa che la Questura e il Tribunale ritengono vietate? Le istituzion­i si devono mettere d’accordo — spiega — Altrimenti in Italia se vuoi rispettare le regole non puoi fare impresa». L’imprendito­re ora teme di dover licenziare i suoi cinque dipendenti. «Per non creare problemi al vicinato ho investito 20 mila euro per insonorizz­are il locale — aggiunge — Paradossal­mente, questa storia sembra un incentivo a non rispettare le regole: se i sigilli te li mettono comunque, almeno non ci rimetti quanto hai investito».

Il rischio che i tempi ora si allunghino potrebbe mettere in pericolo il lavoro di 5 dipendenti

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L’interno del Nof in Borgo San frediano

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