I banchi tornano in piazza dei Miracoli, ma dietro il muro
Pisa, la proposta del Comune: uno spazio dentro il Santa Chiara. I dubbi degli ambulanti
Le bancarelle potrebbero tornare in piazza dei Miracoli, ma dietro il muro dell’ospedale. È la proposta avanzata dal Comune agli oltre 40 commercianti che da anni portano avanti una battaglia per tornare a vendere all’ombra della Torre. Attualmente si trovano nella vicina piazza Manin, a causa dei lavori al Museo delle Sinopie che hanno reso necessario il loro spostamento. I lavori però stanno terminando: prima di Natale sono state tolte le prime transenne e la facciata del museo, dopo tanto tempo, è libera da banchi e impalcature. Il Comune però non ha intenzione di cedere e, grazie alla norma recentemente introdotta dal governo sulla tutela dei centri storici, ora ha un’arma in più. L’idea infatti è di considerare quella delle bancarelle un’attività non compatibile con la tutela e valorizzazione dell’area monumentale. Ma gli ambulanti dovranno sporellai starsi anche da piazza Manin: l’attentato di Berlino hanno imposto anche un’altra esigenza, quella della sicurezza e dell’ordine pubblico. Proprio dal tavolo della Prefettura è infatti emersa la necessità di spostare il mercato, dato che la piazza affaccia su una strada molto trafficata, anche da camion. Da qui la proposta di spostare le bancarelle all’interno dell’area dell’ospedale Santa Chiara. Dietro il muro che prosegue dopo le Sinopie, c’è un’area con le cappelle mortuarie e spazi verdi. Già alla fine degli anni ‘90 era stato proposto uno spostamento in quella sede: «Ma con sette aperture (nel muro dell’ospedale, ndr) sulla piazza, colonnati in marmo e spazi idonei», commenta il presidente di Confesercenti Giulio Garzella. «La bozza che ci è stata proposta — aggiunge — prevede invece solo due aperture, una concessione di tre anni con l’azienda ospedaliera e i lavori di sistemazione a carico nostro. Impensabile al momento». Quello che i banca- contestano, dice ancora, «è la modalità della proposta, che non tiene conto del calo di fatturato subito dai commercianti, che dovrebbero pagare per lo spostamento». Nel piano urbanistico sul futuro del Santa Chiara c’è uno spazio dedicato al mercato; un ingresso temporaneo, per il Comune, andrebbe in questa direzione. Lo conferma l’assessore comunale Andrea Ferrante: «L’ipotesi non è ancora confezionata ma gli orientamenti coinvolgono spazi che possono riguardare anche quelli occupati dall’Aoup. Siamo in una fase delicata della trattativa — aggiunge senza sbilanciarsi — ma contiamo di arrivare ad un accordo entro fine gennaio, quando dovrà essere approvato il nuovo piano del commercio».
Via le transenne I lavori al Museo delle Sinopie stanno per finire, ma resta lo stop alle bancarelle