«Sousa adesso però non ti fermare»
Da Paolo Rossi a Bergomi: «L’Europa è ancora possibile, serve continuità»
«Fiorentina, non è tardi per l’Europa». Parola di Paolo Rossi, che da ieri è entrato a far parte degli immortali del pallone, ovvero della «Hall of Fame del calcio italiano». La sesta edizione di questa importante cerimonia è stata anche l’occasione per tornare a parlare di Fiorentina-Juventus. Della grande vittoria dei viola contro la prima in classifica e delle possibilità della squadra di Paulo Sousa di raggiungere ancora l’obiettivo Europa League.
C’è un imperativo per la Fiorentina: non accontentarsi di aver battuto la Juventus e continuare a giocare come domenica sera al Franchi. Tra i più fiduciosi, c’è proprio il «Pablito» nazionale: «Forse la Juventus sta attraversando un momento Antognoni, Paolo Rossi e Gabriele Oriali, tre dei protagonisti del Mundial ‘82 di flessione — dice –— ma non vanno sottovalutati i meriti della Fiorentina, che sono stati tanti. Quello viola è un gruppo che può mettere in difficoltà chiunque. Poi magari non ha la continuità di altre squadre, però ha calciatori fantasiosi e con estro. Se è ancora in tempo per l’Europa? Perché no? A patto che abbia ingranato la marcia e ritrovato un equilibrio, soprattutto all’interno. Se è così, può farcela». Equilibrio, sì, ma anche empatia, come sottolinea Giuseppe Bergomi: «Quando fai una prestazione da grande squadra come quella contro la Juventus, ti viene da pensare: “se avessi vinto determinate partite…”. Ma non è sempre tutto così scontato, perché la Juventus ti dà degli stimoli incredibili. E la Fiorentina dell’altra sera è tornata ad essere bella tanto quella che mi aveva entusiasmato nei primi sei mesi della passata stagione. Per questo dico che ha ancora margini per puntare all’Europa, ma deve giocare con quella intensità e quella determinazione. Ma soprattutto — conclude — deve recuperare quell’empatia che c’era all’inizio tra Sousa, tifosi e società. Se ci riesce, allora tutto è possibile». Un altro campione che esalta la squadra toscana è Paulo Roberto Falcão, per niente meravigliato della vittoria viola contro la Signora: «La Fiorentina ha riaperto il campionato. È stata davvero brava, ma io non sono sorpreso da questo risultato perché è una bella squadra». Un gruppo che ha davanti a sé un campionato ancora lungo da giocare, dove poter tornare ad essere protagonista. A patto che motivazioni, empatia e determinazione restino ai massimi livelli. Anche perché nel calcio può succedere di tutto. Lo sa bene «The King» Claudio Ranieri: «Chi sta davanti fa da punto di riferimento, ma le altre arriveranno…». sicuramente». Tra i tanti complimenti arrivati a Chiesa questo è senza dubbio il più bello. E forse inaspettato. Pensare che a settembre 2016 Federico aveva ricevuto la prima convocazione dal ct Evani nell’Italia under 20 e ora già pensa alla prima convocazione in nazionale maggiore. Quando sarà? Sicuramente non il 20 febbraio, visti gli impegni dei viola in Europa League contro il Borussia Mönchengladbach. Le date buone sono altre: dal 10 al 12 aprile, dall’1 al 3 maggio o dal 28 al 31 maggio. Sarà un’altra tappa di una stagione fantastica per l’esterno classe 1997, che fa ormai parte di un gruppo di talenti emergenti sul quale Ventura vuole costruire il futuro dell’Italia del pallone: «Li chiamo perchè voglio che si abituino ad indossare la maglia azzurra — continua il ct - il salto tra i grandi, poi, sarà una normalità. Chiesa è solo un esempio, ci sono molti più giovani forti di quanto si possa immaginare, fidatevi». E la Fiorentina non può che godersi questa bella notizia. Dopo Astori e Bernardeschi presto sarà il momento di Chiesa, un altro violazzurro.