La città sacra e quella civile: 70 anni di riflessioni
Due giorni di incontri per il compleanno della rivista francescana di Santa Croce
La teologia, «il suo processo di elaborazione o aggiornamento, quale rappresentazione del rapporto tra l’umanità e Dio e di quello del rapporto tra gli uomini; ossia della realtà della condizione umana, letta e rappresentata attraverso l’esperienza della religione, dell’arte e della scienza». Da settanta anni Città di vita, rivista della basilica di Santa Croce a Firenze animata dall’ordine dei francescani frati minori conventuali, come si legge nella prefazione del volume che raccoglie gli editoriali pubblicati dal 1946 al 2006, cerca di leggere il rapporto tra religione e laici, città «sacra» e città civile. E taglia il traguardo del settantesimo anniversario della fondazione e della rivista con due giorni di iniziative ma soprattutto con un nuovo corso.
Città di vita nacque nel dopoguerra, un anno dopo la novità assoluta per l’Italia dello Studio Teologico per i Laici di Santa Croce che anticipò le tensioni che dettero vita al Concilio Vaticano II, unendo pensiero sacro e cultura laica, con un anelito alla contemporaneità che anche oggi è una linee guida della rivista diretta da padre Eugen Rachiteanu, che succede a padre Massimiliano Rosito. «Costruire una città “dove abitare” è stato l’impegno iniziale e resta il nostro impegno dopo 70 anni di cultura e di partecipazione alla vita spirituale e umana della società contemporanea — sottolinea padre Rachiteanu — Il suo messaggio fondamentale fu e resta l’idea biblica che nessuna città “abitabile” potrà mai essere costruita dagli uomini senza la fede in Dio, senza la speranza e l’amore». Nel 2016 — spiega ancora il direttore — sono arrivati tre importanti cambiamenti nella rivista che è diffusa in tutta Italia e nel mondo: una nuova veste grafica, una nuova sezione «Tra Occidente ed Oriente» con la partecipazione di padre Constantin Necula, e un tema annuale che viene sviluppato nella quattro sezioni della rivista (attualità francescana; religione, civiltà, scienza; tra Occidente e Oriente; Arte e spirito). Le iniziative per il settantesimo si terranno venerdì e sabato, nel complesso dalla basilica francescana e venerdì nel cenacolo porterà i saluti anche il cardinale arcivescovo della città Giuseppe Betori, mentre sabato si chiuderà alle 19 nella basilica con il concerto Le quattro stagioni di Vivaldi ad opera dell’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta». «La rivista Luoghi Santa Croce vista dall’alto La rivista dei francescani «Città di vita» compie settant’anni è l’eco della basilica francescana, della sua spiritualità e cerchiamo di migliorare la qualità della vita umana, rispondendo alle “provocazioni” dei nostri tempi — conclude padre Rachiteanu — Vogliamo aprire un nuovo percorso di comunicazione, che coinvolga anche i giovani ed apra a una cultura di cambiamento e innovazione».