Compra casa all’asta Ma dentro c’è una famiglia rom
Ha comprato casa, ma non c’è mai potuta entrare perché l’ha trovata occupata da una famiglia rom. Protagonista della vicenda, che va avanti da mesi, una cinquantenne fiorentina. La donna lo scorso luglio ha acquistato l’abitazione all’asta, settanta metri quadrati, in via di Ripoli, porzione dell’ex sede di una società sportiva con tanto di piscina. Ha finito di pagarla, ma non è mai potuta entrarne in possesso, perché qualcuno ci viveva già. Non si è data per vinta e attraverso i legali è riuscita a ottenere due decreti di sgombero dal tribunale, l’ultimo fissato per mercoledì scorso. La mattina la proprietaria si è presentata davanti al cancello con gli operai, che in via precauzionale avrebbero dovuto murare porte e finestre per impedire nuove occupazioni, in attesa della ristrutturazione. Ma le cose non sono andate come si aspettava. Le forze dell’ordine non hanno potuto eseguire lo sgombero perché non c’erano le condizioni. All’interno della casa infatti vive una coppia con tre bimbi piccoli. E a quanto pare, il provvedimento emesso dal giudice non avrebbe tenuto conto della presenza dei minorenni, che impone di trovare una sistemazione alternativa per gli occupanti. Per cui, tutto da rifare. Alla donna intanto toccherà pagare gli operai ingaggiati per i lavori di muratura, per l’intera mattinata che hanno perso davanti all’abitazione. Adesso sono stati attivati i servizi sociali, che dovrebbero trovare una sistemazione per la famiglia. Solo allora si potrà fissare una nuova data per liberare la casa. L’auspicio della proprietaria, che tra poco tempo dovrà lasciare l’abitazione dove vive attualmente, è che i tempi siano il più possibile brevi. Lo scorso ottobre era stato previsto un primo sgombero, non eseguito poiché la famiglia occupante si era allontanata spontaneamente. Dopo pochi giorni tuttavia era rientrata nuovamente nella casa, provocando anche danni agli infissi. Successivamente la proprietaria, che tra poco tempo dovrà lasciare l’abitazione dove vive ora e per questo anche perché a breve dovrà lasciare l’abitazione dove vive, aveva presentato una nuova denuncia formale, a seguito della quale il tribunale aveva emesso il decreto che fissava lo sgombero, poi sospeso, per 17 gennaio scorso.
Vicolo cieco Nell’abitazione anche tre bambini, così lo sfratto è stato bloccato