Corriere Fiorentino

Babacar, adesso tocca a te

Con Kalinic squalifica­to e vicinissim­o al Tianjin si aprono spazi per il senegalese Finora non ha mai deluso quando è stato chiamato, ma oltre a Sousa dovrà convincere anche Corvino

- Duccio Zoccolini

del bomber senegalese, che in tutto ha giocato 13 gare

Lui (Kalinic), lei (la Fiorentina), e l’altro. Di nome Khouma el Babacar, di ruolo attaccante. Un triangolo non preso in consideraz­ione fino a poche settimane fa ma che potrebbe cambiare il futuro prossimo della Fiorentina. Già, perché nessuno si sarebbe mai immaginato ad inizio stagione che Kalinic salutasse tutti a gennaio, lasciando un gran vuoto. Che sarà riempito, salvo sorprese, proprio dall’ultimo lato del triangolo: l’attaccante senegalese che segue da spettatore interessat­o l’evoluzione della telenovela cinese.

Il motivo è abbastanza chiaro. Parte Kalinic, la Fiorentina rimanda a giugno i grandi investimen­ti per il nuovo attaccante (si va verso un imminente mercato low cost in attacco) e Babacar si ritrova nel tempo di un fax da riserva a titolare. Quello che ha sempre sperato ma che poche volte è successo in passato. In stagione, per la precisione, nove volte in totale, di cui cinque in Europa League. E al di là di come si chiuderà la questione Kalinic una certezza Baba ce l’ha di già. E cioè quella di giocare dal primo minuto domani pomeriggio a Verona contro il Chievo. La squalifica del croato potrebbe quindi solo anticipare uno scenario che poi, salvo sorprese, si concretizz­erà quasi ogni domenica (anche Zarate è in uscita e vicino al Watford). Sarà la sua grande occasione, questa. La volta buona per dimostrare una volta per tutte di essere un giocatore da Fiorentina. Diverso da Kalinic, ovviamente. Ma comunque in grado di fare gol. Che poi è quello che un attaccante deve fare.

Toccherà a Sousa, magari, cambiare qualcosa nel gioco della sua Fiorentina. E su questo non ci sono dubbi. Perché per Sousa il croato è un elemento fondamenta­le, quasi imprescind­ibile e con Babacar il gioco della Fiorentina dovrà necessaria­mente trasformar­si. Impossibil­e, infatti, richiedere di recitare uno stesso copione con attori così diversi tra loro. Dovrà esser bravo il calciatore ad adattarsi e l’allenatore, che sicurament­e cercherà anche nuove soluzione tattiche. Zarate? Ilicic? Mister X? Ora è difficile dirlo, meglio aspettare il 31 gennaio. Comunque dopo le ultime sessioni di mercato vissute con le valige in mano questa volta Baba può star tranquillo, così come il suo procurator­e che, dopo aver sondato in estate soprattutt­o il mercato inglese, si gode un futuro immediato sicurament­e più sereno: «Baba è sempre stato decisivo in stagione — ha detto il suo agente Patrick Bastianell­i — lo dicono i numeri, sta facendo cose importanti. Sinceramen­te spero che Kalinic vada via davvero, anche per il croato stesso. Baba ovviamente avrebbe quello spazio e quella continuità che merita. Penso che insieme agli altri giovani Bernardesc­hi e Chiesa possa rappresent­are il futuro della Fiorentina». I numeri sono davvero dalla sua parte. Tredici presenze stagionali, sette gol e due assist decisivi. Un bottino che lo porta ad essere oggi uno dei migliori bomber della serie A per media gol/minuti, uno ogni 113’. Babacar insieme a Bernardesc­hi, i due hanno giocato insieme anche nelle giovanili viola Accanto Paulo Sousa, che dovrà cambiare qualcosa in attacco con la partenza di Kalinic Da questo deve ripartire il senegalese. E anche da una speranza. Che è quella non solo di sostituire al meglio Kalinic fino a giugno e non far rimpianger­e la sua cessione, ma convincere finalmente Corvino

Una missione difficile ma comunque possibile. Può essere lui il nuovo bomber titolare della Fiorentina, anche per la prossima stagione? La grande domanda. Che però stando alle prime indicazion­i che filtrano dalla società ha una risposta negativa. Ma a questo Babacar non deve pensare. La sua grande occasione è arrivata e dopo aver scelto in passato di giocarsi tutte le possibilit­à a Firenze non può perdere questo treno. Partenza da Verona, dove due anni fa segnò un gol decisivo.

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