E i cinesi aspettano solo il sì di Adv Alla Fiorentina meno di 40 milioni
Corvino tornato a Firenze, annunciato l’acquisto del giovane difensore Illanes
In una trattativa come quella per la cessione di Kalinic ogni dettaglio ha la sua rilevanza. Tempi ancora incerti, dunque, anche se ormai lo scenario sembra destinato a non cambiare. L’attaccante croato è a un passo dal vestire la maglia del Tianjin Quanjian, formazione cinese allenata da Fabio Cannavaro, alla Fiorentina andranno circa 40 milioni di euro. Aspetti già noti di una vicenda che va avanti più o meno da metà dicembre ma che è destinata a chiudersi nelle prossime ore.
Certamente mancano ancora le firme, e nel calciomercato non si possono escludere sorprese fino a quando non arriva il nero su bianco, ma immaginare scossoni a questo punto sembra impossibile. Anche perché nella giornata di ieri si è lavorato soprattutto sugli aspetti più pratici, sui dettagli legati alle commissioni che spettano agli agenti coinvolti e soprattutto sulle ultime distanze che ancora resistono tra le parti. E se la Fiorentina sembra più che propensa ad accettare una cifra comunque inferiore Pantaleo Corvino dg viola a quella clausola rescissoria da 50 milioni che Della Valle annunciò a Natale, per quanto riguarda l’entourage di Kalinic sembra mancare l’ultimo, definitivo, assenso.
Questione di un ingaggio che dovrebbe toccare i 12 milioni l’anno, ma anche di un vial libera che, almeno da parte della società viola, non è ancora arrivato. Kalinic è in altri termini chiamato a uscire allo scoperto confermando la volontà di andare a giocare in Cina, aspetto che di fatto obbliga la società a lasciarlo partire, anche perché la stessa Fiorentina continua a negare di aver ricevuto proposte scritte dal Tianjin. Una sorta di gioco delle parti andato avanti proprio mentre Fali Ramadani proseguiva i suoi contatti in quel di Milano. Pantaleo Corvino intanto è rientrato a Firenze e Adv ha fatto ritorno nelle Marche. L’agente che cura gli interessi sia dei viola che del calciatore ha proseguito a limare le divergenze confermando come la trattativa stia vivendo le sue fasi decisive. Comunque sembra certo che le strade della Fiorentina e di Nikola Kalinic si separeranno.
Per il direttore generale viola si apre la fase più difficile del mercato, costretto com’è a mettere una pezza nell’immediato senza perdere di vista la rifondazione estiva. Non è un caso, infatti, che nella giornata di ieri sia stato annunciato l’ingaggio ufficiale del difensore Julian Illanes, in arrivo da svincolato a costo zero dal Corboda. Classe 1997, l’argentino sarà aggregato come fuori quota nella Primavera del tecnico Guidi, ma è un innesto da leggere anche alla luce del mancato rinnovo di Gonzalo Rodriguez pressoché scontato. Futuro a parte sembrano per il momento cadere le varie candidature per il dopo Kalinic. Se la proposta di Ramadani di un prestito da sei mesi di Seferovic non ha assolutamente convinto, anche sul centravanti romeno del Deportivo La Coruna Andone, le reazioni sono state fredde. Discorso simile per lo stesso Calleri, non ancora partito per la Spagna dal West Ham. Più probabile allora che Pantaleo abbia già qualche nome gelosamente tenuto segreto, tanto più di fronte ai costi troppo alti per eventuali attaccanti che già conoscono la Serie A. È il caso delle trattative con la Sampdoria per Muriel o con il Napoli per Gabbiadini che la Fiorentina non ha avviato proprio perché consapevole delle difficoltà tipiche del mercato di gennaio e soprattutto convinta che eventuali investimenti siano da rimandare all’estate. Anche per questo resta in stand-by la cessione di Zarate al Watford (ma le parti sono al lavoro e l’arrivo a titolo definitivo alla corte di Mazzarri ipotesi assai concreta) in attesa che dopo la fumata bianca sull’affare Kalinic parta l’effetto domino nelle scelte della Fiorentina.
Sembrava tutto fatto per l’arrivo di Alberto Grassi, invece c’è stata la frenata che di fatto spinge la società azzurra a virare su altri obiettivi, a guardarsi intorno per capire se esiste o meno la possibilità di poter ingaggiare, in questa finestra di mercato, un giocatore che possa realmente portare qualcosa in più al gruppo azzurro. Nonostante il sì del Napoli (proprietario del cartellino) e del giocatore, l’Atalanta, squadra dove milita attualmente il mediano, continua a chiedere tempo. A rimandare. Tanto da aver costretto l’Empoli a dire basta, come sottolinea il dg Marcello Carli: «Per quanto riguarda Grassi, un giocatore che ci interessava perché ha caratteristiche diverse da quelli che abbiamo in rosa, al momento la trattativa è saltata. Ci sentiamo liberi dagli impegni presi». E aggiunge: «Il mercato chiude il 31 gennaio, ma è molto probabile che l’Empoli, dopo l’arrivo di Mame Thiam, non faccia altre operazioni in entrata, a meno che non ci sia l’occasione di prendere un calciatore che possa realmente far fare la differenza ad un gruppo in crescita, oppure di puntare su un giovane in prospettiva futura». La pista Grassi, dunque, potrebbe riaprirsi solo negli ultimi giorni di mercato, a patto che l’Atalanta, nel frattempo, abbia trovato un sostituto all’altezza e l’Empoli sia ancora interessato al giocatore. Per quanto riguarda, invece, l’ipotesi El Kaddouri, Carli giura: «Non abbiamo mai chiesto il giocatore al Napoli». Nel frattempo, la squadra continua la preparazione in vista della gara di domenica al Castellani contro l’Udinese (ore 15) dove Martusciello dovrà fare a meno dello squalificato Diousse.