Corriere Fiorentino

Una Ztl chiude i viali delle prostitute

Migliarino, la notte è un caos. Anche telecamere e telepass per fermare i clienti

- di Antonio Valentini

Solo una zona a traffico limitato, le telecamere e i varchi elettronic­i possono eliminare la prostituzi­one dalla zona industrial­e di Migliarino, una frazione di Vecchiano poco a nord di Pisa.

Di notte, dalle 20,30 alle 7, potranno accedervi solo i (pochi) residenti e i dipendenti delle aziende. Gli altri, tutti gli altri che da via Traversagn­a s’immettono in via del Feo, in via del Beccaccino o che da via della Bozza imboccano le vie della Pavoncella e del Piviere, saranno stangati: «Non è una misura contro la prostituzi­one — mette le mani avanti il sindaco Massimilia­no Angori —. Chi infrangerà il divieto sarà multato per una violazione al codice della strada». Ma, nei fatti, i provvedime­nti mirano ad allontanar­e le prostitute dalla zona industrial­e.

Si procederà per gradi. L’ordinanza è entrata in vigore dal primo febbraio e i controlli, per ora, sono fatti direttamen­te dalle forze di polizia. Entro pochi mesi entrerà in funzione l’impianto di video-sorveglian­za; l’anno prossimo saranno installati i varchi elettronic­i. Già un’ottantina di automobili­sti sono stati multati e la notizia si è diffusa alla velocità della luce, tanto che di notte le trans della zona industrial­e aspettano ormai inoperose e infreddoli­te. Alcune si sono già spostate lungo la via Traversagn­a, al buio, e stanno come ombre tra gli alberi, abbagliate dai fari delle auto dei clienti, indecisi se rischiare ed entrare nella Ztl o se tornare a casa. Fioriscono le leggende metropolit­ane: chi viene pescato nelle strade proibite, riceve la notifica a casa e i familiari vengono a saperlo; il suo nome comparirà in una lista da spedire ai giornali. Magari l’una e l’altra cosa insieme, la sanzione vera e propria e quella accessoria, perché la pena raddoppia in caso di abitudini pruriginos­e. Balle.

Sta di fatto, argomenta Regina Satariano, referente del «Comitato diritti delle prostitute», che l’ordinanza serve solo a fare populismo spicciolo: «Le ragazze andranno da un’altra parte e i clienti le seguiranno. E poi la prostituzi­one è cambiata, ora per strada ci vanno solo le disperate, quelle che non possono permetters­i le inserzioni su Internet e l’affitto dell’appartamen­to». Solo pochi anni fa Migliarino era un ipermercat­o del sesso. Chi percorreva di notte la via Aurelia, tra Madonna dell’Acqua e il bivio per Marina di Vecchiano, s’imbatteva in centinaia tra lucciole e viados, che sciamavano nelle piazzole dei distributo­ri di benzina e nella zona industrial­e. Poi tra controlli delle forze dell’ordine e barriere new jersey per chiudere gli anfratti lungo la Statale, con la proliferaz­ione degli annunci on-line e la prostituzi­one nel chiuso degli appartamen­ti, le strade sono diventate meno frequentat­e.

Ma davanti ai capannoni delle aziende di lato alla Traversagn­a il via-vai non si è mai interrotto: «Il malcontent­o e l’insofferen­za degli imprendito­ri e dei rari residenti sono saliti di tono — aggiunge il sindaco Angori —. Allora ci siamo detti: proviamo con la zona a traffico limitato. Se riusciamo a fermare i clienti, i viados emigrerann­o altrove».

L’idea è piaciuta e la Regione ha aperto la borsa: il Comune di Vecchiano si accollerà la metà della spesa per la videosorve­glianza, da Firenze copriranno il 3 per cento e il resto sarà comparteci­pato dagli imprendito­ri, giunti al limite della sopportazi­one dopo anni di convivenza difficile.

La madre di tutte le prove arriverà con l’estate, quando il litorale si riempirà di turisti e le brasiliane torneranno dal loro Paese, dove ora si godono il caldo e il Carnevale. I clienti notturni aumenteran­no e i viados si contendera­nno i posti migliori con le prostitute africane e dell’Est: «Ma loro hanno bisogno di luoghi illuminati — chiosa Angori — e tranne la zona industrial­e e i pochi distributo­ri di carburante, il territorio è al buio». Quel che resta dell’ipermercat­o del sesso, nell’epoca degli annunci su Internet e delle zone a traffico limitato anti-luci rosse, si sposterà altrove. «Forse a sud di Pisa, davanti a Camp Darby», pronostica Regina Satariano. A Tombolo, insomma, dove la piccola prostituzi­one ha una tradizione che supera i 70 anni.

E se anche manca l’illuminazi­one, c’è da credere che quante offrono il sesso a pagamento accenderan­no i falò, come succedeva una volta con lo scopo di sempre: attirare clienti in cerca di una gioia artificial­e ed effimera.

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 ??  ?? Alcune prostitute nella zona industrial­e di Migliarino, nel Comune di Vecchiano A sinistra, la mappa delle strade chiuse di notte A destra il cartello della Ztl
Alcune prostitute nella zona industrial­e di Migliarino, nel Comune di Vecchiano A sinistra, la mappa delle strade chiuse di notte A destra il cartello della Ztl
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