Mantovani se ne va, una o due donne per il rimpasto di giunta
L’assessore ai rapporti internazionali lascia per gli eventi legati a Pavarotti. Una o due donne in giunta
Troppi impegni nel decennale della scomparsa di Luciano Pavarotti e l’ex moglie Nicoletta Mantovani, lascia l’incarico di assessore alle relazioni internazionali e cooperazione di Palazzo Vecchio. Ora il rimpasto, tutto al femminile, in giunta. E le donne potrebbero essere due.
Nicoletta Mantovani lascia l’incarico di assessore alle relazioni internazionali e cooperazione di Palazzo Vecchio. Ha rassegnato le dimissioni con una lettera consegnata al sindaco Nardella e ai colleghi della giunta comunale. «Il 2017 rappresenta per me un momento particolarmente significativo, poiché è l’anno in cui verrà commemorato il decennale della scomparsa di mio marito — si legge nella missiva — Inizialmente come presidente della Fondazione Luciano Pavarotti, mi ero impegnata per la realizzazione di un grande evento celebrativo il prossimo 6 settembre, ma l’amore per Luciano si è rivelato più intenso del previsto e mi sono giunte richieste da tutte le parti del mondo per poterlo ricordare durante tutto questo anno». Le dimissioni aprono le danze all’ingresso di uno o due nuovi assessori nella giunta di Palazzo Vecchio: arriverà sicuramente una donna, da capire se saranno due.
Nardella dovrebbe comunicare il rimpasto all’inizio della prossima settimana, anche se ancora non ha ben chiare quali saranno le deleghe che verranno riassegnate. L’addio di Mantovani dà il via ad una svolta nel governo della città, richiesta da tempo anche dal gruppo consiliare del Pd, dove erano sempre più frequenti i mal di pancia per la scarsa presenza di Mantovani a Palazzo Vecchio, di solito un giorno a settimana. «Io e tutta la giunta siamo grati a Nicoletta per la lealtà e la serietà con cui si è dedicata a Firenze. Ha lavorato con generosità e passione, portando in ogni momento la sua specifica esperienza. Sono dispiaciuto per le sue dimissioni, ma ne capisco i motivi», ha detto il sindaco ringraziando Mantovani.
Mantovani non sarà però ricordata per il suo attivismo politico e istituzionale. Nei suoi due anni da assessore, non si ricordano molti obiettivi raggiunti lavorando come «ministro degli Esteri» di Palazzo Vecchio. In cima all’agenda resta però Unity in diversity, il forum dei sindaci per la pace che ha riunito a Firenze oltre sessanta primi cittadini provenienti da tutto il mondo.