Segregata in casa dall’ex Tre giorni di violenze
Allontanato per le botte, entra in casa sua con una scusa. Arrestato
Si è presentato a casa della ex compagna, una quarantenne fiorentina che vive nell’hinterland e l’ha sequestrata per tre giorni, costringendola ad avere rapporti sessuali con lui e impedendole qualsiasi contatto con il mondo esterno. Dopo tre giorni di violenze sono stati i carabinieri a liberare la donna. E ieri mattina l’uomo, un marocchino di 40 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, disoccupato, è finito nel carcere di Sollicciano con l’accusa di maltrattamenti.
Le manette sono scattate a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Firenze. L’uomo era sottoposto a un divieto di avvicinamento alla ex dal 29 ottobre scorso, quando l’aveva picchiata fino a provocare la frattura del setto nasale.
La notte tra il 10 e l’11 febbraio si è presentato a casa di lei, sanguinante e con vistose ferite al volto. Lei, impietosita dal suo stato e soprattutto timorosa di una sua reazione violenta in caso di rifiuto, lo ha fatto entrare per medicarlo. A questo punto è iniziato il suo incubo. Una volta chiusa la porta gli ha chiesto che cosa gli fosse successo, e lui le ha gridato contro dicendo che non erano affari suoi. Quello che è seguito è un crescendo di angherie e violenze di ogni genere.
Per tre giorni l’ha costretta ad avere rapporti sessuali, a cui lei acconsentiva per paura. Non la faceva uscire di casa, a volte le impediva persino di andare in bagno o di parlare, perché la sua voce lo irritava. Non poteva quasi muoversi perché lo infastidiva, non poteva uscire e non poteva avere contatti con nessuno, neppure con sua madre. Doveva solo cucinare per lui, fargli massaggi e sottostare ai suoi desideri. La sera del terzo giorno si sono presentati i carabinieri, avvisati da un conoscente a cui la donna, nei rari momenti in cui le era concessa un po’ di libertà, aveva mandato degli sms per raccontare la difficile situazione in cui si trovava.
Quando i militari sono arrivati il quarantenne era in casa, nel bagno. Allontanato subito dall’abitazione, è tornato nel suo appartamento, dove ieri mattina è stato arrestato dopo che il giudice, vista la gravità dei suoi comportamenti, ha stabilito la custodia in carcere come aggravamento della misura del divieto di avvicinamento.
Il divieto gli era stato notificato il 10 novembre scorso, dopo il pestaggio del 29 ottobre. Ma da quel giorno il suo comportamento non è cambiato. Il marocchino ha violato il provvedimento del giudice più volte: si è presentato a casa di lei e nei luoghi dove andava abitualmente, l’ha pedinata e l’ha aggredita più volte con minacce e insulti, accusandola di andare con altri uomini e anche di aver perso il lavoro per colpa sua.
Gli episodi sono andati avanti fino a pochi giorni fa, quando è riuscito a entrare con l’inganno a casa di lei. Tre giorni di violenze fisiche e psicologiche terminate solo con l’arrivo dei militari.
Si è presentato sanguinante e ferito al volto: così la donna si è impietosita La donna, 40 anni, è riuscita a inviare sms a un conoscente che ha chiamato il 112