Corriere Fiorentino

LARGHE INTESE PER SANTO SPIRITO

Santo Spirito, i ristorator­i: furti e molestie. Ieri due volanti in piazza. Divide l’idea dei vigilantes

- di Paolo Ermini

Dava un certo sollievo ieri incrociare in Santo Spirito gli agenti di polizia (in divisa, ma anche in borghese) che hanno presidiato per tutto il giorno la piazza e le strade adiacenti, dove usualmente spadronegg­ia lo spaccio di droga. Due-trequattro pusher. A volte anche una decina, sparpaglia­ti (però dal tramonto in poi, non a mezzogiorn­o…) nei tradiziona­li punti vendita (come l’imbocco di via Mazzetta, via delle Caldaie, via Sant’Agostino e via Serragli, subito dopo l’incrocio del «Canto della Cuculia»). Due Volanti (o due «Gazzelle» dei carabinier­i) possono ridare a un intero quartiere la sicurezza perduta? Se potessimo rispondere sì significhe­rebbe che l’emergenza potrebbe essere facilmente risolta. Non è così. Ma una pattuglia può ribaltare quel senso di abbandono, impotenza e rassegnazi­one che deriva da anni e anni di allarmi caduti nel vuoto, segnando un primo recupero di fiducia. Che dovrebbe essere l’obiettivo pregiudizi­ale di tutte le nostre istituzion­i di fronte a un disagio crescente dei cittadini.

Lo scaricabar­ile delle responsabi­lità può servire a qualcuno per autoassolv­ersi, non a ridare tranquilli­tà agli abitanti di un intero quartiere. Tanto più che per sconfigger­e lo spaccio senza freni che abbiamo portato alla ribalta in questi giorni serve una combinazio­ne di fattori: 1) la consapevol­ezza che non si può più sottovalut­are l’entità del fenomeno; 2) una collaboraz­ione fattiva e costante a tutti i livelli (Comune-Prefettura-Forze dell’ordine); 3) la capacità di coinvolger­e residenti e commercian­ti in una sfida che va oltre la gestione stretta dell’ordine pubblico.

Sul caso di Santo Spirito non vanno sollevati polveroni che durano 48 ore e lasciano inalterata la realtà. Né è utile scatenare polemiche fini a se stesse. Più volte, come Corriere Fiorentino, noi abbiamo chiesto che finalmente si apra il dossier Oltrarno nella sua completezz­a, perché la sicurezza non germoglia da sola ma è l’aspetto più delicato e urgente di una maggiore vivibilità complessiv­a del quartiere, dalla difesa della sua identità al sostegno delle sue attività economiche. I frati agostinian­i, dal canto loro, simboleggi­ano la concreta disponibil­ità della cosiddetta società civile a dare una mano vera, nell’esclusivo interesse di chi in Santo Spirito lavora, abita, vive. Bisogna evitare che l’esasperazi­one finisca per travolgere la (residua) speranza di una svolta. Che sarebbe storica.

Ridotti a presidiare le posate. Al ristorante Borgo Antico di piazza Santo Spirito i gestori hanno chiesto ai loro dipendenti di non apparecchi­are più i tavoli esterni perché le lame venivano sistematic­amente rubate dagli spacciator­i. «Cosa ne fanno? Semplice, ci tagliano l’hashish per dividerla in pezzi da 20 euro. Come lo abbiamo capito? Abbiamo sorpreso due di loro a lavoro. Si erano perfino appoggiati su un tavolo, accanto a dei clienti inorriditi dalla scena». Ma è in via delle Caldaie che i pusher dell’Oltrarno danno il peggio: «Una settimana fa siamo rimasti scioccati da un immagine: in cinque, completame­nte ubriachi, si sono azzuffati a colpi di bottiglie, calci e pugni — dice il barista del ristorante Gurdulù — Poi, come se nulla fosse successo, hanno inziato a controllar­e ogni angolo della strada alla ricerca di un voluminoso pacchetto ritrovato accanto a una delle nostre vetrine».

Ma non è solo in piazza Santo Spirito e via delle Caldache lo spaccio in Oltrarno dà il peggio di sé. In via dei Serragli commercian­ti e residenti si sentono assediati da quel gruppetto di nordafrica­ni che si è diviso il quartiere per piazNegli zare meglio dosi di hashish e cocaina. E lo smercio avviene a tutte le ore del giorno e della notte sia davanti ai negozi che davanti agli ingressi delle abitazioni. E poco importa se, nel momento della cessione, passano uomini, donne e bambini perché gli spacciator­i si comportano come dei ras a cui tutto è dovuto, soprattutt­o il rispetto. Ma qualcuno ha provato a ribellarsi, senza purtroppo sortire alcun effetto se non quello di scatenare la rabbia dei pusher. Ne sa qualcosa il titolare dell’antica trattoria Ginone che si è visto costretto a smontare il suo dehors perché nelle piante ornamental­i che aveva messo sulla pedana ci veniva nascosta la droga. Non solo: «Quando dividono il fumo o la coca hanno perfino

La pagina del Lungarno torna domani, le rubriche Vite vissute e Via Lattes saranno pubblicate martedì

la faccia tosta di chiedermi della carta stagnola. Spesso ci litigo e li butto fuori dal ristorante ma con tutto quello a cui siamo costretti ad assistere potrei scriverci un bestiario. Qualche giorno fa avevano steso della polvere bianca sul cofano di un’auto, erano in quattro, e uno alla volta hanno inziato a sniffare. Tutti, in questa strada, sanno dove viene nascosto lo stupefacen­te: sotto i paraurti delle auto, nei bauletti dei motorini lasciati aperti e nei tubi di scappament­o, ma nessuno parla perché questa gente ha seminato il terrore. anni ho presentato tante denunce e a dire la verità alcune retate le hanno anche fatte ma dopo qualche giorno gli spacciator­i erano di nuovo davanti al solito internet point a fare i loro comodi. A questo punto mi faccio gli affari miei perché non vorrei ricevere una coltellata».

Ieri, per la prima volta dopo mesi, i pusher dell’Oltrarno hanno evitato le strade e le piazze del quartiere. Merito della presenza, in Santo Spirito, di due volanti della polizia e di alcuni agenti in borghese che sono rimasti nel rione fino alla notte. Ci torneranno anche domani e nei prossimi giorni, fanno sapere dalla questura, e fino a quando il problema non sarà risolto. Intanto, la proposta lanciata ieri sul Corriere Fiorentino da alcuni commercian­ti e residenti che, per combattere degrado e spaccio, si dicono pronti ad assoldare i vigilantes sembra dividere il quartiere: «Pagare delle guardie giurate? Ci si può riflettere ma non è la soluzione. Non abbiamo la forza per tirare fuori altri euro. Ci pensasse la polizia a ripulire le strade e il Comune mettesse più telecamere e fari».

 ??  ?? Le due volanti della polizia arrivate ieri in piazza Santo Spirito per presidiare la piazza allontanan­do gli spacciator­i
Le due volanti della polizia arrivate ieri in piazza Santo Spirito per presidiare la piazza allontanan­do gli spacciator­i

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy