Bianchi lascia, il Maggio svolta
Il sovrintendente in carica fino al 30 aprile. Lui: Luisi la mia scelta più importante. Parte il tam tam sul successore «Risanamento avviato, dimissioni irrevocabili». Nardella: separazione consensuale
«Dimissioni irrevocabili». Francesco Bianchi (foto) lascia il Maggio, il nuovo sovrintendente arriverà il 30 aprile, d’intesa con il sindaco Dario Nardella. «Lascio un Maggio risanato» dice Bianchi.
La svolta nell’aria da giorni è arrivata. «Dimissioni irrevocabili»: Francesco Bianchi non sarà il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino dal 30 aprile, il tempo di organizzare il passaggio delle consegne al futuro sovrintendente. Lo si era capito dopo l’incontro tra Palazzo Vecchio, Regione e sindacati che al Maggio si sarebbe aperta (si doveva aprire) una nuova fase. «Separazione consensuale», è la metafora che rimbalza tra il teatro dell’Opera, Comune di Firenze e Palazzo Sacrati Strozzi. In attesa di un segnale da Roma per il sostituto: il sindaco Dario Nardella ne parlerà con il ministro ai beni culturali Dario Franceschini la prossima settimana.
«Tornare a tempo pieno alla propria attività professionale», la motivazione delle «dimissioni irrevocabili» citata nella nota ufficiale, senza virgolettati, solo discorsi indiretti. Ormai è «definitivamente avviato il risanamento per il quale Bianchi era stato chiamato, nonché la ricostituzione di un’operatività della Fondazione degna del rilievo e del ruolo che essa ha nel panorama dell’offerta musicale italiana». E, sempre con discorso indiretto, arriva il ringraziamento al sindaco Nardella e ai componenti del Consiglio di indirizzo (avvisati ieri, oggi si riunisce) per «la quantità e la qualità dell’impegno costantemente profuso e per gli importanti risultati da lui raggiunti». L’elenco, nella nota, è affidato al sindaco: il pareggio di bilancio, il risanamento dei conti, la «reputation internazionale» grazie al «rinnovamento della direzione musicale con la prestigiosa nomina del maestro Luisi, unitamente alla permanenza del Maestro Mehta».
Insomma, ufficialmente ora c’è solo da guardare al futuro. Ma arriverà solo il 30 aprile, il nuovo sovrintendente. Rumors parlano di Massimo Biscardi del Petruzzelli, di Carlo Fuertes, di soluzioni interne come quella di Alberto Triola, direttore generale. Da Palazzo Vecchio si sa solo che non c’è pregiudiziale per nessuna scelta: ma trapela anche che, tra situazione del Maggio e impegni pregressi, in diversi contattati avrebbero già declinato l’offerta. Ieri Bianchi era alle prove di Luisi in vista della «prima» di oggi. Ed ha parlato del passato e del futuro.
«Forse il risultato più importante della mia sovrintendenza è stata la designazione di un nuovo direttore musicale, nella persona del maestro Luisi. Quando sono arrivato a Firenze con la Fondazione commissariata, il primo dovere e il primo obbiettivo era quello di levarla dalle secche del fallimento. Ci abbiamo messo un po’, con l’aiuto di maestranze, coro, orchestra e tanto pubblico» ha detto, con la voce roca. E poi: ora è possibile il rilancio. Anche se «Firenze non è una città facile, in tutti i sensi. Ma io sono convinto che talento artistico e fama di Luisi sono tali che Firenze troverà velocemente con lui il posto in Italia e Europa».