Corriere Fiorentino

Rom in gabbia, interviene Salvini E si scatena una bufera politica

Il leader leghista e il video girato fuori dal supermerca­to: pago l’avvocato a chi le ha chiuse lì

- Faetti

È diventato un caso nazionale il video in cui si vedono due dipendenti del Lidl di Follonica rinchiuder­e in un gabbione due donne rom sorprese a rovistare nei cassonetti. Matteo Salvini: «Pronto a offrire tutela legale ai lavoratori». In tanti, da Roberto Saviano a D’Alema, condannano le parole del leader della Lega Nord.

Milioni di visualizza­zioni, centinaia di messaggi sui social network, un fiume di reazioni che coinvolgon­o istituzion­i, politici, scrittori e associazio­ni, con posizioni anche contrappos­te. Il video delle due donne rom chiuse nel gabbione dei cassonetti dei rifiuti da due dipendenti del Lidl di Follonica è diventato un caso nazionale. «Eccoli i frutti avvelenati della xenofobia» dice il governator­e della Toscana Enrico Rossi. «Io sto con i lavoratori (li contatterò già oggi per offrire loro tutto il nostro sostegno, anche legale) e non con le rom “frugatrici”. Ma quanto urla questa disgraziat­a???», scrive invece su Facebook il leader della Lega Nord Matteo Salvini, pubblicand­o il video incriminat­o accompagna­to dall’hashtag «ruspa». E la sindaca leghista di Cascina Susanna Ceccardi ribadisce: «Solidariet­à ai lavoratori». È un vortice di reazioni che tiene banco tutto il giorno e in cui spicca la presa di posizione del Codacons, che chiede a Lidl Italia «il licenziame­nto immediato dei dipendenti del Lidl di Follonica responsabi­li del sequestro di persona a danno di due nomadi chiusi in una gabbia». Con la diffusione e la condivisio­ne del video in Rete, sono ormai tantissime le persone che hanno sentito le grida di una delle due rom, mentre i dipendenti la prendevano in giro.

L’episodio risale a giovedì mattina, quando le donne, sorprese a frugare all’interno dei cassonetti in una zona non aperta al pubblico, sono state chiuse nel gabbione dai due lavoratori. «Non si può entrare nell’angolo rotture del Lidl» dice uno dei dipendenti nel filmato, mentre l’altro ribadisce più volte di averle «chiuse in gabbia». Parole sovrastate dalle grida di una delle rom, poi rilasciate non appena terminato il filmato. I due dipendenti sono stati denunciati per sequestro di persona e sospesi dal loro posto. Uno dei due ieri è stato contattato telefonica da Salvini, come ha raccontato lo stesso leader della Lega Nord alla trasmissio­ne radiofonic­a

La Zanzara. E la pupilla toscana del segretario leghista ha rincarato, scrivendo sui social network: «Non possiamo più resistere in uno Stato che obbliga le persone a farsi giustizia da soli a causa dei continui tagli al comparto sicurezza e poi li condanna quando lo fanno lasciando nella più assoluta impunità i veri criminali». Prese di posizioni, quelle leghiste, che hanno portato alla reazione di chi invece condanna fermamente l’accaduto.

Tra questi c’è lo scrittore Roberto Saviano. «Diffondere, senza stigmatizz­are, un video in cui due folli sequestran­o (e ridono mentre lo fanno) una donna solo perché non italiana è inaccettab­ile da chiunque — dice Saviano — Provo pena e disprezzo per i 30 mila utenti di Facebook che hanno mostrato apprezzame­nto per questo abominio». Condanne anche dal mondo politico e istituzion­ale. «Salvini sta con i dipendenti del supermerca­to che hanno chiuso le donne rom in un gabbiotto, io sto dalla parte della legge che dovrà appurare i reati commessi da quei dipendenti», dice il senatore Pd Andrea Marcucci. «Rispetto a quanto accaduto a Follonica ci dichiariam­o disponibil­i fin d’ora a fornire assistenza legale gratuita alle vittime di violenza e sequestro nei confronti degli autori di questo odioso reato», dicono i deputati di Possibile Pippo Civati e Andrea Maestri. Massimo D’Alema va all’attacco di Salvini: «Rinchiuder­e le persone in un gabbiotto è un reato, è un sequestro di persona. Un leader politico che incoraggia reati è un leader politico pericoloso per sé e per gli altri». Durissimo anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana: «Vedere quelle immagini fa davvero schifo. Ma sentire un esponente politico che aspira a guidare il nostro Paese che difende quelle risate e quella stupida azione, mi fa schifo ancor di più. Salvini sei un barbaro», dice Fratoianni ospite della trasmissio­ne di La7 «Tagadà». E mentre le polemiche sui due dipendenti non si esauriscon­o, tanto che su alcuni gruppi Facebook è arrivato l’invito a boicottare Lidl a loro sostegno, il Codacons chiede alla Procura di Grosseto, che indaga sul caso, «di estendere le indagini ai membri di alcuni gruppi presenti su Facebook, che in queste ore hanno pubblicato il video e postato commenti di stampo razzista».

Contrattac­co Il governator­e Rossi: «Frutti della xenofobia» Saviano: disprezzo chi mette “mi piace” «Razzisti» Il Codacons: la Procura indaghi le persone che condividon­o il filmato sui social network

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Matteo Salvini
 ??  ?? Due immagini del video sulle due donne rom imprigiona­te da dipendenti del Lidl perché sorprese a frugare nei cassonetti in un’area interdetta al pubblico: sopra i due autori del gesto, a sinistra l’urlo di una delle due donne rinchiuse nel gabbione
Due immagini del video sulle due donne rom imprigiona­te da dipendenti del Lidl perché sorprese a frugare nei cassonetti in un’area interdetta al pubblico: sopra i due autori del gesto, a sinistra l’urlo di una delle due donne rinchiuse nel gabbione
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