Corriere Fiorentino

DIMENTICAR­E SOUSA CON LA PRIMAVERA VIOLA

Fiducia a tempo per l’allenatore portoghese che dovrà convivere con il fantasma dell’esonero Con il Torino e a Bergamo contro l’Atalanta le partite decisive per cambiare marcia e arrivare almeno fino a maggio

- di Ernesto Poesio

Paulo Sousa se ne andrà. Che sia a maggio o molto prima conta fino a un certo punto. Lo deciderà Corvino che non ama gli esoneri, ma che dopo nove mesi passati a cercare di far convivere un allenatore e una società che non si amano, volterebbe pagina volentieri. Il compito più difficile però per Pantaleo sarà trovare l’uomo giusto per ripartire, in campo e fuori.

Scenari A fine stagione le strade si separerann­o comunque, l’ipotesi Guidi è l’estrema ratio

Lo scenario c’è, anche se in casa viola si spera di non arrivare fino a quel punto. Ma l’ipotesi resta concreta ed è stata vagliata da tutto il gruppo dirigente nelle ultime ore, dopo una cena davanti allo stadio tra Cognigni, Corvino, Freitas e Antognoni e una giornata di continui confronti. E alla fine la sensazione è che molto dipenderà dalle prossime due partite di campionato contro Torino e Atalanta. Perché nel caso in cui non arrivasse una reazione degna di questo nome, la Fiorentina potrebbe davvero essere costretta a esonerare Paulo Sousa.

Certo, nella sostanza, si tratterebb­e solo di anticipare un divorzio scritto da tempo con quel vuoto (umano e profession­ale) tra allenatore e proprietà diventato abisso dopo la sciagurata eliminazio­ne in Europa. Ma anticipare la data e le modalità del divorzio senza arrivare alla scadenza naturale del contratto (nessuno ha davvero mai pensato di prolungare) non è un dettaglio di poco conto sia per quanto riguarda l’immagine, sia sotto il profilo organizzat­ivo perché metterebbe fretta a Corvino che sarebbe costretto a trovare un sostituto, ma solo per arrivare a fine campionato quando dovrebbe iniziare l’annunciata rivoluzion­e con un nuovo allenatore in sella.

Anche la soluzione interna che porterebbe dritto al tecnico della Primavera Guidi resta al momento solo sullo sfondo, l’estrema ratio di una situazione che però rischia di diventare ogni giorno più esplosiva. Di sicuro, per il momento, il club viola continua a fare quadrato, per salvare il salvabile e provare a dare ancora un senso alla stagione. Le prossime due giornate di campionato saranno però decisive perché i viola hanno ancora l’occasione di accorciare sull’Atalanta, impegnata domani al San Paolo contro il Napoli e poi attesa dallo scontro diretto proprio contro i viola tra otto giorni. Se la distanza in classifica non dovesse ridursi o addirittur­a aumentare allora sarebbe più complicato anche per la società riuscire a rimotivare un gruppo che sembra ormai sfiancato, pronto alla resa.

Proprio questo in casa viola preoccupa e non poco. Perché in questa situazione anche chiudere in modo dignitoso la stagione non è un’impresa semplice. Ed eventuali altre contestazi­oni come quella di giovedì sera fuori dal Franchi potrebbero accelerare la scelta di cambiare allenatore, anche solo per cercare di dare un segnale all’ambiente.

Tutto questo, naturalmen­te, senza tenere conto di un’eventuale decisione improvvisa dei Della Valle. Che giovedì sera erano arrabbiati­ssimi, «sotto choc» come ha raccontato lo stesso Adv all’uscita dello stadio. «C’è tanta rabbia e delusione — ha detto il patron — Di Sousa non voglio parlare a caldo. Mi dispiace per i tifosi. Non ricordo una partita così da quando sono qua. Dobbiamo provare ad arrivare al 6º posto. Mi scuso a nome della squadra, non mi capacito di questo epilogo. Se i giocatori sono uomini veri adesso già lunedì devono reagire».

Fiducia a tempo dunque. A un allenatore che ha fatto di tutto per entrare in rotta di collisione con il proprio club, ma anche a un gruppo di calciatori che dopo aver entusiasma­to per quattro anni adesso sembra accusare cali fisici e mentali forse troppo elevati per poter pensare di lottare ad alti livelli. L’ultima chance per dimostrare il contrario si chiama corsa all’Europa. Una dimensione, quella internazio­nale, dove la Fiorentina ha scalato posizioni divenendo la terza squadra italiana (sopra la Roma) nel ranking Uefa. Almeno fino a questa sciagurata stagione.

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Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina da due stagioni
 ??  ?? Pantaleo Corvino (a sedere) e Paulo Sousa (in piedi) I due hanno avuto anche ieri un lungo confronto Il tecnico per il momento resta al suo posto, ma l’esonero potrebbe arrivare nelle prossime settimane
Pantaleo Corvino (a sedere) e Paulo Sousa (in piedi) I due hanno avuto anche ieri un lungo confronto Il tecnico per il momento resta al suo posto, ma l’esonero potrebbe arrivare nelle prossime settimane

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