Task force internazionale per le vittime della strada
L’associazione Guarnieri: sostegno psicologico. Coinvolti anche gli esperti della Nasa e di Harvard
Psicologi, poliziotti, medici, vigili e assicuratori formati anche dalla Nasa e da Harvard. È il servizio dell’associazione Lorenzo Guarnieri per le vittime della strada e i loro parenti.
Dopo che lo avevano avvisato dell’incidente di Lorenzo, Stefano Guarnieri rimase a lungo in attesa in ospedale senza sapere che il figlio non ce l’aveva fatta. Ore di angoscia, e la prima cosa che si sentì dire fu «ha un documento? Serve per poter fare il riconoscimento». Lorenzo era stato investito da un uomo che guidava sotto l’effetto di droga e alcol. Oltre allo strazio della perdita del figlio, Stefano fu costretto anche a inghiottire tutte quelle piccole forme di insensibilità — di sanitari, forze dell’ordine, poi delle assicurazioni — di chi sbagliava le parole da usare. Ora, grazie anche all’associazione Lorenzo Guarnieri, nasce il pronto soccorso psicologico, per aiutare le vittime della strada e le loro famiglie.
Medici, psicologi, poliziotti, vigili, assicuratori si alleano per un progetto pilota che partirà dal primo marzo a Roma, Milano, Campobasso e a Firenze dove Careggi sarà capofila.Chi subirà gravi danni da un incidente stradale, o i famigliari di una persona uccisa sulla strada, potrà chiamare il numero verde 800-893510 e chiedere assistenza. Operatori formati valuteranno il caso – ma potranno essere chiamati direttamente anche dalle forze dell’ordine o dai medici — e decideranno se fornire l’assistenza richiesta.
Un team di psicologi specializzati sarà a disposizione 24 ore su 24. Il progetto Ania Cares, realizzato con la Sapienza di Roma e con la consulenza di esperti di Harvard e della Nasa, nasce dopo un lungo processo di formazione: «Se a volte un medico, un poliziotto usano le parole sbagliate non è per mancanza di sensibilità, ma perché bib ha la giusta formazione», spiega la coordinatrice Annamaria Giannini. In ospedale, lo psicologo farà da tramite tra la famiglia e lo staff medico anche durante la rianimazione della vittima. «Ania Cares nasce anche stimolato dalla lettura del nostro libro Felice di Seguirti — dice Stefano Guarnieri — dove raccontiamo il percorso tortuoso e difficile delle vittime di violenza stradale». E l’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi, sottolinea l’importanza dell’assistenza psicologica «non solo dopo l’incidente, ma anche quando cresce il rischio di sentirsi lasciati soli».