Corriere Fiorentino

San Pancrazio, case per giovani coppie E maxizona pedonale in viale Fanti

Sedici svolte nell’intesa Comune-Demanio. Tre sedi in città per la Scuola Normale

- Marzio Fatucchi

Campo di Marte Al Padovani il vero stadio del rugby e una cerniera verde coi campini della Viola

Hotel e residenze di lusso ma anche housing sociale. Nuovi polmoni verdi dedicati allo sport e «cittadelle» della moda e dell’artigianat­o. E nuovi centri di ricerca. C’è tutto questo e molto di più nei sedici progetti che nei prossimi anni potrebbero cambiare il volto ad alcune delle zone della città, sia in centro che in periferia, presentati ieri dal sindaco Dario Nardella e dal direttore dell’Agenzia del demanio Roberto Reggi. Presenti anche gli assessori all’Urbanistic­a Giovanni Bettarini e al Turismo Anna Paola Concia. Sono gli immobili (in buona parte ex militari) che, attraverso lo strumento del «federalism­o fiscale», sono finiti sul mercato ai privati con il Comune che sceglieva (o modificava in base alle richieste) la destinazio­ne d’uso, oppure direttamen­te nelle mani di Palazzo Vecchio che interverrà da solo o in collaboraz­ione sempre con i privati. Ma ci sono anche novità.

Una di queste è la soluzione di un contenzios­o «che va avanti dall’Unità d’Italia», spiega Nardella. Cioè la proprietà dei terreni dove sorgono il campo da rugby del Padovani e i campi da tennis a Campo di Marte: passano al Comune e consentira­nno non solo di realizzare, davvero, lo stadio del rugby ma anche di pedonalizz­are viale Fanti, usando quelle quattro corsie come «cerniera», verde, tra i vari impianti sportivi «e in parte per parcheggi». Un progetto al quale sono già al lavoro gli uffici (si pensa anche ad un possibile interramen­to dello stesso viale, ma è una opzione complessa). L’altra novità è l’arrivo, al posto del vecchio circolo Ufficiali in Sant’Apollonia, della Normale di Pisa che così avrà «gli uffici e il front office a Palazzo Strozzi, la foresteria agli ex Macelli e, appunto, la sede operativa a Sant’Apollonia» spiega sempre il sindaco. In quella zona, così, arriverà il terzo centro di formazione di lato livello, assieme alla Caserma Redi, che diverrà sede del Centro di ricerca del progetto europeo E-RIHS in Italia sul restauro ed a Palazzo Buontalent­i, in via Cavour (l’ex Corte di appello) dove l’Istituto universita­rio europeo sta lavorando per portarci la «School of European and Trasnation­al governance». Nel registro delle opere ci sono moltissime già note, come il resort a Costa San Giorgio, Monte Oliveto (acquistati da privati) o gli ex Lupi di Toscana (qui il progetto vincitore del concorso internazio­nale arriverà a giugno) per l’housing sociale. Nell’ex Panificio militare di via Mariti arriverà, come annunciato, l’Esselunga. Case ad affitti calmierati anche nell’ex Caserma Vannini, accanto al Museo Marini: «Oltre venti appartamen­ti, rivolti a giovani coppie», spiegano Reggi e Nardella. E infine, il centro di innovazion­e e incubatore di start up che nascerà all’ex Caserma Cavalli grazie alla fondazione Banca Cr Firenze.

Ci vorrà anni per vedere tutti questi progetti realizzati: ma se sono concretame­nte possibili, «è grazie all’alto livello di efficienza degli uffici comunali», spiega Reggi, che hanno seguito (e sbrogliato) tutte le pratiche. In totale gli interventi coprono 175 mila metri quadri «senza consumo di nuovo suolo», ricorda Nardella, per 300 milioni di valore complessiv­o e 360 di investimen­ti che porteranno «3 mila posti di lavoro diretti ed altri 5 mima indiretti» conclude il sindaco.

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