Corriere Fiorentino

Tirrenica rivista E da Grosseto prima apertura

Vivarelli Colonna: accolte molte nostre richieste. Ma Orbetello frena: nulla è risolto

- Faetti

Dalle «barricate» ad «un nuovo scenario». Pesando le parole e il repentino cambio di toni rispetto ad un mese fa, è facile interpreta­re quella di Antonfranc­esco Vivarelli Colonna come un’apertura verso la realizzazi­one dell’autostrada Tirrenica. «Con le modifiche al progetto proposte da Sat, che accolgono molte delle nostre richieste, si apre uno nuovo scenario e inizia un percorso di valutazion­e: il Comune di Grosseto ha già intrapreso l’analisi sulle carte che ci sono state consegnate in sede di conferenza dei servizi al ministero dei Trasporti» dice il sindaco grossetano nonché presidente della Provincia. Ruolo, quest’ultimo, che sembra essere la spia di un’apertura da parte di tutto il territorio alla luce delle modifiche proposte da Sat al progetto.

Ma la strada verso il compromess­o è ancora lunga, perché non tutti i sindaci maremmani, cuore del fronte del No, sono sulla stessa lunghezza d’onda di Vivarelli Colonna. «La posizione contraria e unanime da parte dell’amministra­zione non si modifica quindi di un millimetro» dice il sindaco di Orbetello Andrea Casamenti, che ieri ha pubblicato sulla sua pagina Facebook i tabulati delle modifiche consegnati dalla società. Non sono i documenti ufficiali: quelli verranno recapitati ai vari soggetti coinvolti nella conferenza dei servizi entro metà marzo, circa due settimane prima della prossima seduta. Sono i tabulati ufficiosi, utili per poter analizzare con cura le variazioni al progetto. Modifiche che mirano ad un minor consumo del suolo, a una tutela più accentuata delle zone di pregio come vigne e aziende agricole, ma anche ad uno studio più attento della viabilità, intesa qui come svincoli dell’autostrada e strade alternativ­e, comunement­e chiamate complanari. Nello specifico, le modifiche proposte da Sat prevedono lo spostament­o della barriera a Grosseto nord anziché sud, il ripensamen­to di collegamen­ti e complanari nella zona del Parco della Maremma così da consumare meno suolo, una nuova circolazio­ne nel Comune di Orbetello (con due nuove rampe di accesso in città e il tracciato che si sposta di 200 metri dal centro di Albinia) e infine una nuova complanare nella zona La Vittoria, a Capalbio. Tutti aspetti che sono stati portati all’attenzione di Sat e del governo proprio dai Comuni maremmani e presi in consideraz­ione dai tecnici della società per cercare di andare incontro alle richieste del territorio.È proprio da questo passo in avanti che viene la mezza apertura di Vivarelli Colonna, che nel giro di pochi giorni ha cambiato la sua posizione. «Le modifiche sono ancora molto lontane dalle nostre richieste» ha detto non appena uscito dalla conferenza di martedì. Ora, invece, parla di nuovi scenari. La differenza l’ha fatta la prima analisi dei tabulati. «Auspico, ora, un incontro con il commissari­o Giorgio Fiorenza, che ringrazio per la disponibil­ità dimostrata finora, affinché venga sul territorio e inizi con noi un percorso verso la miglior soluzione possibile — dice il sindaco — I passi da fare successiva­mente saranno quelli di rendere edotti cittadini e soggetti interessat­i per poi arrivare ad una scelta consapevol­e e condivisa».

Diversa la posizione del collega Casamenti. «Sicurament­e si tratta di migliorame­nti al progetto di cui prendiamo atto — dice il sindaco di Orbetello — migliorame­nti che però non risolvono in alcun modo tutte le problemati­che sollevate nelle osservazio­ni tecniche contenute nelle 82 pagine inviate, oltre naturalmen­te al pedaggio che rimane». Ferma sulle sue posizioni anche Legambient­e, che chiede alla Regione di rivedere le sue posizioni. «Le proposte aggiuntive presentate da Sat non sono assolutame­nte accettabil­i — ha spiegato Angelo Gentili della segreteria nazionale dell’associazio­ne ambientali­sta — perché le forti criticità della proposta rimangono tutte: dal pedaggio salatissim­o alle complanari strette ed inadeguate, oltre alle problemati­che sul rischio idrogeolog­ico, l’impatto ambientale negativo sul parco e le aree più sensibili». Legambient­e giudica «assurdo che non sia stata fatta alcuna comparazio­ne con la possibilit­à di messa in sicurezza dell’Aurelia, che a nostro avviso rimane la soluzione più economica, meno impattante e adatta alle esigenze del territorio».

 Legambient­e attacca Dal pedaggio salatissim­o all’impatto ambientale, le criticità sono tutte ancora sul tappeto

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