«Una vittima, come Silvio Ha scelto per il Paese»
In Toscana è una delle figure più vicine a Denis Verdini, che l’ha voluta prima sindaco di Castiglione della Pescaia e poi come candidata a presidente della Regione. E lei non lo ha mai tradito, seguendolo anche in Ala.
Onorevole Monica Faenzi, come valuta la sentenza su Verdini?
«Ingiusta, anche se ancora non sono riuscita ad entrare nel merito. Ormai Verdini viene dipinto come un mostro, ma non lo è. È una persona onesta per quel che lo conosco io».
Nove anni: si aspettava una condanna simile?
«Era prevedibile a questo punto: è entrato nel tritacarne della magistratura, un’altra vittima illustre come lo è stato Silvio Berlusconi prima di lui».
Qual è il suo giudizio sul ruolo di Verdini in Toscana?
«Positivo, certamente, è uno che sa fare politica. In Toscana poi gli va riconosciuto soprattutto il merito di aver ricompattato un partito (Forza Italia ndr), anche se poi è arrivata la frattura dopo il Patto del Nazareno: lo riteneva la miglior soluzione per il Paese e io lo ritengo ancora. La dimostrazione è quel che è successo dopo la sconfitta al referendum: un grande stop al rilancio dell’Italia».
Quanto inciderà questa condanna sull’attività politica di Verdini?
«Non credo che influirà sulla sua attività, però spetta a lui deciderlo».
E quale sarà l’effetto sull’atteggiamento dei parlamentari di Ala?
«Tutti gli esponenti hanno già mostrato rammarico e solidarietà a Verdini, io compresa: c’è solo questo atteggiamento da parte dei gruppi».
La situazione politica è caotica: secondo lei è possibile una ricomposizione del centrodestra o andiamo verso una scomposizione definitiva?
«Sul futuro del centrodestra sinceramente non lo so, la situazione è molto caotica al momento».
C’è ancora Renzi nel futuro di Verdini?
«Io penso di sì».