Corriere Fiorentino

Il questore va in Santo Spirito «No vigilantes, ci pensiamo noi»

Intini ha incontrato i commercian­ti. E loro: «Adesso ci sentiamo meno soli»

- Antonio Passanese

Ha voluto accertarsi personalme­nte di quali fossero i problemi del quartiere. Ha parlato con i residenti e i commercian­ti, e, accompagna­to dai suoi collaborat­ori, ha attraversa­to via Sant’Agostino, via delle Caldaie, via della Chiesa, via dei Serragli e via dei Preti riscontran­do, purtroppo, diversi casi di degrado. Il questore di Firenze, Alberto Intini, martedì, ha passato la mattinata in Oltrarno per dimostrare a chi vive e abita nel quartiere che la polizia è con loro, e promettend­o che impegnerà tutte le sue forze per combattere la criminalit­à e lo spaccio alla luce del sole.

«Non ci aspettavam­o la sua visita — racconta Jacopo d’Albasio il titolare di tre esercizi commercial­i (Caffè Notte, Lola e Pop Cafè) che per porre un argine allo smercio di droga in Santo Spirito aveva lanciato dalle colonne del Corriere Fiorentino l’idea di assoldare dei vigilantes — Abbiamo chiacchier­ato molto, gli ho esposto le criticità di queste strade e del rione e il questore ci ha fatto sentire la vicinanza delle forze dell’ordine. Poi mi ha detto: “I vigilantes non servono, alla vostra protezione ci pensiamo noi”. Una frase detta con sincerità e che ci fa ben sperare per il futuro».

Intini, dunque, si sarebbe impegnato in prima persona per riportare la legalità in Santo Spirito, e la cosa sembra aver galvanizza­to gli operatori commercial­i: «Dopo la visita del questore qui abbiamo meno paura e ci sentiamo meno soli — dice Massimo, il macellaio di via delle Caldaie — Ci saremmo aspettati che anche il sindaco o uno dei suoi assessori avessero adottato lo stesso comportame­nto, ma dopo le nostre denunce il Comune né si è fatto sentire né ha fatto nulla. Intini ha dimostrato a tutti come dovrebbe comportars­i chi ha a cuore la sicurezza della città». Il questore di Firenze, inoltre, avrebbe detto ai commercian­ti e ai residenti dell’Oltrarno che si farà portavoce delle loro istanze presso Palazzo Vecchio: «Si è reso conto che qui mancano telecamere e fari che illuminino le strade. Un altro problema che abbiamo sollevato un po’ tutti è rappresent­ato dalle auto parcheggia­te in doppia e tripla fila in vie strettissi­me e che, secondo noi, andrebbero pedonalizz­ate. Anche i parcheggi selvaggi sono una forma di degrado che agevola la criminalit­à. Perché in un rione senza regole è chiaro che poi i pusher si comportano come se fossero a casa loro», aggiunge Niccolò Testi che abita in via Mazzetta con vista sui gradoni di Palazzo Guadagni, uno dei luoghi prediletti dai pusher nordafrica­ni dell’Oltrarno.

Pusher che, negli ultimi due giorni, sono scomparsi dalla scena: merito, evidenteme­nte, dei blitz che la squadra mobile e la squadra volante stanno mettendo a segno quasi ogni sera in Santo Spirito e che hanno portato all’arresto di tre di loro con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacen­ti.

I controlli, avvertono dalla questura di Firenze, non si esaurirann­o qui, ma andranno avanti anche nelle prossime settimane (anche ieri sera le volanti della polizia sono rimaste nel quartiere), e agli agenti impegnati nei pattugliam­enti è stato detto chiarament­e che, oltre a presidiare la piazza, devono «allungarsi» anche in tutte le strade vicine, dove i pusher si rifugiano quando si sentono braccati come hanno fatto in questi giorni. «E ora in via delle Caldaie si può passeggiar­e tranquilla­mente — si sfogano i residenti — senza il timore di essere aggrediti, minacciati o importunat­i da quel gruppetto di delinquent­i».

Nel quartiere «Ha visto che qui non ci sono telecamere e luci Ci aspettiamo anche la visita del sindaco»

 ??  ??
 ??  ?? Il questore di Firenze Alberto Intini
Il questore di Firenze Alberto Intini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy