Corriere Fiorentino

«Senza nuova pista a rischio 3 mila posti di lavoro»

Peretola, Nardella lancia l’allarme dopo l’incontro con le imprese. Falchi: che fine ha fatto la Via?

- Antonio Passanese P.C.

Salvadori: «Spero che nessuno si voglia rassegnare ad essere la periferia di Bologna»

Sullo sviluppo dell’aeroporto si riapre lo scontro a distanza tra Firenze e Sesto. «Senza il nuovo scalo nel giro di pochi anni rischiamo di perdere 2-3.000 posti di lavoro», attacca il sindaco di Firenze Dario Nardella, dopo aver parlato al Consiglio delle grandi aziende, convocato ieri per la presentazi­one della bozza di piano strategico della Città metropolit­ana. Durante l’incontro i rappresent­anti di alcuni colossi — l’agenzia Dire cita LeonardoFi­nmeccanica, Menarini, il gruppo Thales, Ferragamo, Eli Lilly e Ge Oil Gas — hanno chiesto lumi sul futuro di Peretola. E, come ha spiegato lo stesso sindaco, «tutte le aziende si sono espresse con decisione a favore del nuovo scalo, chiedendo una rapida risoluzion­e dei problemi che ne stanno rallentand­o la realizzazi­one». Il presidente facente funzioni di Confindust­ria Firenze, Luigi Salvadori, conferma le preoccupaz­ioni delle imprese: «Firenze è l’unica città metropolit­ana italiana ad avere un aeroporto inadeguato e insufficie­nte». Confindust­ria si augura che l’area fiorentina «non si rassegni ad essere la periferia infrastrut­turale di altri territori, a partire da Bologna che ha anche finalità completame­nte diverse come tipicità di passeggeri rispetto a Firenze». Un invito che Nardella raccoglie per spingere sull’accelerato­re dello sviluppo di Peretola: «Ci auguriamo che con il ministero dell’Ambiente e il governo si sciolgano gli ultimi nodi tecnici». Ed è proprio sulle risposte che devono arrivare da Roma, quelle contenute nella Valutazion­e di impatto ambientale (di cui si conosce solo il parere favorevole ma non i contenuti), che si riaccende lo scontro.

Il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, contrario all’ampliament­o di Peretola, dà una stoccata a Nardella: «Al sindaco metropolit­ano non possiamo non far presente che ci saremmo aspettati ben altro atteggiame­nto, perché la questione della Via che c’è e non c’è è grave e dovrebbe vedere la Città metropolit­ana in prima linea nell’esigere chiarezza dal ministro dell’Ambiente, nel rispetto dei cittadini e degli enti locali che la costituisc­ono». Secondo Falchi, «a tre mesi dagli annunci trionfali in piena febbre da campagna referendar­ia conosciamo solo le anticipazi­oni e le indiscrezi­oni a mezzo stampa della Via, elementi che, se confermati, dimostrere­bbero la sostanzial­e irrealizza­bilità della nuova pista». Per questo, dice Falchi, «quello di pretendere chiarezza, di vedere le carte, non è un capriccio del sindaco di Sesto, È un atto di serietà e correttezz­a nei confronti dei cittadini dell’area metropolit­ana, il cui interesse è il solo che le Istituzion­i locali hanno il dovere di tutelare».

I numeri continuano a premiare gli aeroporti di Firenze e Pisa: nei primi due mesi del 2017 i passeggeri sono stati 850mila, con un aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Un risultato raggiunto, dice Toscana Aeroporto, «nonostante le forti penalizzaz­ioni operative subite da Firenze a causa delle limitazion­i legate alla pista». Con la nuova pista operativa, conclude la società, «Firenze sarebbe l’aeroporto con più crescita in Italia».

Confindust­ria

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Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto
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Dario Nardella, sindaco di Firenze

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