Corriere Fiorentino

Guelfi, parte la stagione (e un progetto per le scuole)

- Mauro Bonciani

Inizia oggi — con l’«antipasto» della dedica a Fabian Cancellara, vincitore per tre volte della corsa, del tratto di sterrato sul monte Sante Marie nel comune di Asciano — l’avviciname­nto alla «Strade bianche 2017», diventata una classica del ciclismo italiano e internazio­nale (parte del circuito è sullo sterrato) tant’è che è stata inserita nel calendario World Tour. Un appuntamen­to immancabil­e per i campioni, uomini e donne, che domani arriverann­o a Siena (poi domenica ci sarà anche la Gran Fondo con 5.000 iscritti).

Lo scorso anno vinse proprio Cancellara, poi ritiratosi dall’agonismo, e quest’anno tutti guardano al duello tra il campione del mondo Peter Sagan ed il belga campione olimpico Greg Van Avermaet in campo maschile e a quello tra Lizzie Deignan (vincitrice nel 2016), la campioness­a del mondo Amalie Dideriksen, la campioness­a olimpica Anna van der Breggen e l’azzurra Elisa Longo Borghini tra le donne. Ma gli appassiona­ti toscani faranno il tifo anche per l’aretino Daniele Bennati. L’edizione numero undici è organizzat­a da Rcs Sport/ Rcs Active Team / La Gazzetta dello Sport e sarà trasmessa in diretta su Rai Sport e Rai Hd dalle 13.40 alle 16.30. Il ciclista di Arezzo, luogotenen­te di Contador e Quintana, nel 2012 è andato vicino al colpaccio e anche se non è tra i favoriti cercherà di .

«Questa è una gara al limite per le mie caratteris­tiche — spiega Bennati, appena tornato da una ricognizio­ne in bici sul tracciato — specie per via del finale molto duro, ma sono Un’edizione delle Strade Bianche degli anni scorsi su una parte sterrata del percorso

Parte domenica prossima sul campo dei Dolphins Ancona la seconda stagione nell’Italian Football League dei Guelfi Firenze. La squadra, rinnovata ed ambiziosa, ha tre americani: Eddie Printz, giovane quarterbac­k che ha militato in due programmi di Ncaa Division I, Skyler Suggs, defensive end che ha sfiorato la chiamata al draft Nfl 2015 e vanta alcune presenze con la nazionale americana e Mike Vannucci, giocatore eclettico in grado di ricoprire vari ruoli in campo fra cui quelli di wide receiver e di corner back. In Palazzo Vecchio, con gli stranieri, è stato presentato anche il progetto Open day per i ragazzi delle scuole che si avvicinano al football americano. tornato da Dubai con una buona gamba e una condizione discreta e se capita l’occasione buona ci proverò. Nel 2012 anticipai tutti a più di venti chilometri dal traguardo, proprio perché sapevo che il finale non era il più adatto per me e speravo mi lasciasser­o un po’ di spazio, ma poi mi ripreso e vinse Fabian».

Bennati, classe 1980, profession­ista dal 2002, alle spalle vittorie di tappa al Giro, al Tour — «il successo più bello in carriera è quella agli Champs Elysées a Parigi nell’ultima tappa del Tour de France nel 2007» — e alla Vuelta, ma anche nel Giro di Toscana (2010 e 2016) e nella Tirreno-Adriatica, è velocista e passista. Il ciclista aretino in questa stagione è approdato alla spagnola Movistar per mettere la sua Daniele Bennati sul podio del Giro della Toscana 2016, il ciclista aretino parteciper­à alle Strade Bianche classe ed esperienza al servizio del leader Nairo Quintana che punta tutto sul Giro d’Italia numero 100.

Sullo sterrato ama allenarsi: «A due passi da casa c’è l’Alpe di Poti, su cui il Giro è passato lo scorso anno tra una folla incredibil­e, e spesso vado sulla strade bianche senesi per prepararmi: non sono lontane da casa e sono bellissime. Nel ciclismo super tecnologic­o di oggi — aggiunge — il fascino dello sterrato, del retrò è ancora più forte, sia per noi che per la gente e in Toscana abbiamo strade che tutti ci invidiamo; pedalarci sopra è ancora più bello». E domani, che gara si aspetta? «Speriamo non piova, a me non piace troppo correre sotto l’acqua, anche per il pubblico che sarà come sempre numeroso sulle strade della Toscana. La corsa è affascinan­te, sempre più importante come dimostra il suo ingresso nel calendario del World Tour. la Parigi-Roubaix ha un’altra storia, fascino e leggenda secolare, ma le Strade Bianche sono un grande successo e possono crescere ancora. I miei favoriti? Penso che sarà un duello tra Sagan e Van Avermaet anche se i pretendent­i al successo sono tanti». E il corridore che ti ha più impression­ato su queste strade? «Nessun dubbio, Cancellara. Nel 2012 ero suo compagno di squadra e vinse dopo che io ero stato ripreso, una vittoria cui ho contribuit­o anche io e che è un bellissimo ricordo. Fabian è un grande corridore, un leader vero, capace di coinvolger­e la squadra e di far dare il massimo a tutti. Un leader carismatic­o, come Contador, cui ho avuto la fortuna di correre, come anche con Sagan altro campione capace di tutto nelle corse di un giorno. E oggi ho questo ruolo importante al fianco di Quintana, punto di riferiment­o ed esempio per far anche crescere i giovani della squadra, come sono orgoglioso di poter fare in azzurro».

Dopo le «Strade Bianche» Bennati punterà sulla TirrenoAdr­iatico, sulle classiche del Nord e sul Giro d’Italia. «Vincere una delle classiche, la Milano-Sanremo, la Gand-Wevelgem, la Parigi-Roubaix è un sogno ma voglio come minino far bene, arrivare tra i primi. Al Giro il mio obiettivo principale è supportare Quintana ma se ci sarà l’occasione cercherò la vittoria. Sarebbe una emozione grandissim­a vincere nel Giro della edizione numero 100, che ha anche una tappa dedicata a Gino Bartali e che parte dalla sua Ponte a Ema. Il ciclismo è sempre più globale — aggiunge — ma in Europa ha radici, cultura e storia profonde, come nella nostra Toscana dove la passione è ancora fortissima». E a proposito di Toscana e di classiche Daniele Bennati aggiunge: «Ballerini mi è sempre piaciuto moltissimo, ho ammirato le sue imprese alla Roubaix e poi con il tempo siamo diventati amici. Anche oggi Franco mi manca molto». Come manca a tutti i ciclisti e agli appassiona­ti della Toscana e dell’Italia l’ex campione e ct azzurro, scomparso in un incidente di rally nel febbraio 2010.

L’aretino Bennati È una gara al limite per le mie caratteris­tiche ma sono tornato da Dubai in una condizione discreta e se capita l’occasione buona ci proverò

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