Strade bianche, è un’invasione «Spot straordinario per Siena»
Oggi la corsa, previste oltre 12 mila persone. Una salita col nome di Cancellara
In città e in campagna, ieri, era tutto uno sciamare di ciclisti. I professionisti in ricognizione, gli amatori a «sgambare» per sentirsi protagonisti di un appuntamento mondiale. Le terre di Siena tornano, infatti, a fare da spumeggiante palcoscenico a quella che è ormai, a tutti gli effetti, una grande classica: la RCS Strade Bianche, weekend di ciclismo, spettacolo e promozione del territorio che non ha eguali.
L’amministrazione (sportivissima: il sindaco Bruno Valentini non cela l’emozione e prepara le gambe per la Gran Fondo amatori di domani) ci crede e ci investe: 50mila euro per portare a Siena partenza, dalla Fortezza Medicea, e arrivo, sotto la Torre del Mangia, di un evento trasmesso in diretta Rai e distribuito in 180 paesi. Poco importa, allora, se in città non mancano le polemiche per le strade chiuse e la viabilità stravolta, blindata. L’assessore allo sport, Leonardo Tafani, risponde con i numeri: «Oltre alla carovana dei pro — spiega — ci sono 5mila iscritti tra gli amatori con un indotto diretto previsto di 12mila persone; per il nostro territorio è uno spot straordinario».
I campioni ci sono, da Aru a Nibali passando per gli iridati in carica, Peter Sagan e Amalie Dideriksen. Da tutto il mondo arrivano gli amatori: oltre 1.000 dall’estero, in primis Gran Bretagna, Belgio, Olanda e Spagna, ma ci sono anche gli infaticabili intercontinentali, australiani, statunitensi e perfino brasiliani richiamati dal fascino di una corsa unica. Il via alle 9,30 (arrivo previsto intorno alle 13) per la gara pro delle donne: 127 chilometri, di cui 30 a sterro divisi in 8 settori. Già inserita del 2016 nel calendario UCI World Tour, stavolta sono stati gli uomini a doversi adeguare e colmare il gap, conquistando il riconoscimento con un anno di ritardo, unica gara a sterro del circuito. Per loro (start alle 11, arrivo dopo le 15) 175 chilometri, di cui 62 di strade sterrate divise in 11 settori. Lambisce la Val di Merse, si insinua nella Valdarbia e nelle terre del Brunello, attraversa lo spettacolo delle Crete per ritornare a Siena sulle colline che già declinano verso il Chianti; un tracciato molto mosso e ondulato, costellato di strappi come la salita lastricata di Santa Caterina, già all’interno delle mura medievali, che con una pendenza al 16% è l’ultimo ostacolo da affrontare prima di farsi abbracciare da Piazza del Campo.
Indimenticabile e leggendaria quella (sterrata) del Monte Sante Marie nel comune di Asciano che, da ieri, è dedicata a Fabian Cancellara, per tre volte «domatore» della Strade Bianche, l’ultima l’anno scorso. Lui, che se ne intende, vede tra i favoriti «Sagan e Van Avermaet, senza escludere Stybar e Felline». Di certo, ci sarà battaglia. E su tutto incombe una grande incognita, il meteo: le previsioni continuano a cambiare e non si esclude che possa arrivare la pioggia a rendere questa corsa ancora più epica.Di sicuro sarà un successo, perché Siena ormai vale una piccola Roubaix.