Il sogno di Bianca? Ridare vita all’argento
Oggetti e gioielli, il rilancio del marchio Brandimarte
«L’argento non va tenuto in vetrina, va vissuto, usato». Bianca Guscelli rilancia lo storico marchio Brandimarte, fondato dal nonno Brandimarte Guscelli nel 1955 e fallito un anno fa, riportando gli oggetti d’argento nella quotidianità dei fiorentini.
Quello di Bianca (affiancata dal fidanzato Stefano Marchetti) è un progetto d’amore verso la sua famiglia e la sua Firenze e il risultato di uno slancio di fiducia nell’artigianato e nei giovani come lei: per realizzare i suoi prodotti collabora con altri artigiani fiorentini e si avvale delle mani e del sapere «di chi ancora resiste». «Perché non continuare le tradizioni di questa città? Dobbiamo portare avanti l’artigianato, ma rinnovandolo, rendendolo vivo» afferma Bianca. Così accanto alle opere martellate e cesellate, fatte con le tecniche tradizionali ereditate dal nonno, saranno realizzati prodotti innovativi, che rompono con la consuetudine dell’articolo d’argento come pezzo di lusso da esibire. Ecco una linea di accessori in cashmere firmata con Il Borgo con tessuto martrovati: tellato e nei colori del grigio, i bracciali con i quarzi realizzati con l’orafo Marcello Vallini che raffigurano dei pianeti che gravitano intorno a un satellite (un omaggio al nonno: «Rappresentano gli amici, la famiglia, gli affetti che ruotano intorno a Brandimarte» spiega Bianca), la linea per il vino («L’argento è antibatterico, antibiotico, ed esalta gli aromi all’interno delle bevande») e «Lo Scrigno» realizzato con la moleria Locchi e Aquaflor, ispirato ai limoni, un soggetto sempre presente nei ceselli di Brandimarte: un decanter in vetro inciso, un pendente/portachiavi in argento e una fragranza di agrumi. Bianca ricreerà, insieme all’artigiano Matteo Macallè, anche le famose «Medaglie del Brandi», usando vecchie stampi in cera ri- rappresentano gli storici personaggi fiorentini (Lorenzo, Macchiavelli, Galileo, Dante, Leonardo e lo stesso Brandimarte), con frasi e battute ironiche.
Brandimarte aveva chiuso un anno fa, portando via con sé un pezzo di Firenze. L’attività era stata fondata nel 1955 da Brandimarte Guscelli in un fondo di via Ponte alla Vittoria, e poi era continuata con i figli Stefano e Giada Guscelli, che però nel 2016, avevano dovuto abbassare la saracinesca. Ora il marchio sarà rilanciato da Bianca, terza generazione dei Guscelli.
L’idea è quella di riaprire un giorno la bottega, dove poter comprare gli oggetti Brandimarte ma anche vedere i giovani artigiani al lavoro e scoprire cosa sta dietro un gioiello o un calice cesellato. Nel frattempo i prodotti, artigiani e le loro idee creative (www.brandimarte.com) saranno presentanti durante eventi: il primo è in programma a fine marzo nella tenuta Il milione a Giogoli, che fu del nonno di Bianca.
New economy I prodotti per adesso si potranno comprare online, e sono previsti eventi per presentarli