Rogo nel casolare abbandonato Ritrovati i corpi di due clochard
Empoli: le vittime erano senza fissa dimora, ancora non identificati. Sequestrato l’edificio
Si rifugiavano lì, probabilmente per cercare di sfuggire al freddo della notte. Non sono ancora stai identificati i corpi dei due uomini senza fissa dimora morti nel rogo di un casolare abbandonato a Empoli. L’allarme, scattato alle tre circa durante la notte tra venerdì e sabato, è stato lanciato da un uomo che abita vicino al casolare. I vigili del fuoco, accorsi sul posto con sette uomini e due veicoli, hanno purtroppo solo potuto recuperare i due corpi carbonizzati. Le indagini vengono condotte dai carabinieri della stazione di Empoli, che hanno posto sotto sequestro la vecchia struttura. I carabinieri stanno anche cercando sia di identificare le due vittime sia di capire da dove si possono essere sprigionate le fiamme.
Il casolare, abbandonato ormai da più di dieci anni, era abitato abusivamente dai due, che i «vicini di casa» hanno visto diverse volte uscire ed entrare nella struttura. «Avranno avuto sui trent’anni — dicono — ma non sappiamo da dove venissero. Purtroppo in quel casolare, che era bellissimo, sono anni che va avanti questa situazione». All’interno del giardino che circonda il cascinale sono state trovate numerose bombole di gas abbandonate, mentre nelle stanze maggiormente colpite dal fuoco c’erano una cucina abusiva e alcuni mobili di fortuna. Questa era la «casa» dei due senza fissa dimora. Prima di loro, lo stabile sarebbe stato occupato da altre persone. Una situazione di degrado che, purtroppo, a Empoli si ritrova sempre di più, sia nelle vecchie fabbriche che nelle case contadine ormai abbandonate, come quella colpita dall’incendio nella notte tra venerdì e ieri, che si trova a poche centinaia di metri dal centro commerciale Coop, in una strada senza sfondo, chiusa da quando è stato costruito il sottoferrovia. Ieri il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, ha espresso il proprio cordoglio per le vittime, ma ha anche voluto lanciare un appello ai proprietari di case dismesse che potrebbero essere utilizzate da rifugio dai senzatetto.
«Chiedo di controllare l’eventuale presenza di persone — ha detto il sindaco Barnini — Da parte del Comune e delle istituzioni preposte è impossibile verificare tutte le strutture private, a centinaia presenti in città. Solo una volta individuate e identificate queste strutture, possiamo intervenire con l’aiuto delle nostre associazioni, che anche questo inverno si erano attivate per l’emergenza freddo. Aiutateci a non avere più “fantasmi” nella nostra città». Ma il Comune si attiverà anche per capire come mai i due senzatetto non si siano rivolti ai centri d’accoglienza.
«Ora è il momento di rispettare la morte di queste persone, di capire chi sono e di provare a comprendere il perché non si sono rivolte alle strutture presenti a Empoli, sempre molto efficienti», ha concluso il sindaco.
L’appello del sindaco «Difficile controllare tutti gli immobili vuoti Ci devono pensare i proprietari»