Vergine delle Rocce, per gli esperti il giallo non c’è «Quella razza non esisteva»
«Quel cane è un labrador, ai tempi del Genio non c’erano». Gli esperti contro il cacciatore dei misteri
C’è il cane o non c’è il cane? Il disegno è di Leonardo o siamo di fronte a una «falsificazione»? Una nuova polemica investe Silvano Vinceti, ricercatore e studioso di arte molto contestato da una parte di accademici che in questi anni ha tentato di dimostrare di aver trovato le spoglie di Monna Lisa nel convento di Sant’Orsola. Giorni fa aveva annunciato una «nuova scoperta»: il disegno di tre cani che attribuiva a Leonardo Da Vinci e un ulteriore animale, questa volta nel dipinto «La Vergine delle Rocce».
Dopo l’alt del direttore dell’Opificio delle Pietre Dure Marco Ciatti che definisce Vinceti «fonte inattendibile, nulla di serio né di attendibile, dica quello che vuole». Anche il direttore del Museo Ideale di Vinci Alessandro Vezzosi dice la sua: non è opera di Leonardo Da Vinci il disegno dei tre cani, sostiene. Puntando il dito su quello che definisce un abuso di «nuove tecnologie e di Internet per banali falsificazioni», riferendosi ai metodi di indagine e deduzione di Vinceti. «Lo stile del disegno — spiega Vezzosi — è lontano secoli da quello di Leonardo. Le scritte speculari alla sua maniera sono false. Infine, sembrano illeggibili in internet per la bassa definizione, ma a uno sguardo attento risultano descrivere un labrador retriever, una razza diffusa in tempi moderni. Questa è una manipolazione moderna».
Mentre sul cane «nascosto» all’interno della Vergine delle Rocce esposta al Louvre è ancora più netto: «È fondamentale l’interazione tra storia dell’arte e scienza ma a livelli qualificati. Talvolta si abusa delle nuove tecnologie per banali falsificazioni». Vinceti dal canto suo ribadisce la sua opinione: «Non si valuta un’opera dallo stile. La mia analisi è basata sulla contestualizzazione storica e sul rapporto tra Leonardo e la chiesa del suo tempo, continuo a pensare che il disegno dei cani sia suo perché il cane è collocato in alto a sinistra nel dipinto, nel mezzo fogliame, con sotto San Giovanni Battista e considerando che il cane per Leonardo simboleggia l’uomo e che sia Gesù che l’angelo che Madonna guardano in quella direzione, è plausibile la mia interpretazione».
E per quanto riguarda i cani «non si tratta di una fotografia ma di un disegno stilizzato, come possono essere sicuri di quello che dicono?». Ma Vinceti non fa un passo indietro nemmeno sul presunto ritrovamento delle spoglie di Monna Lisa a Sant’Orsola, non accreditata da nessun altro studioso: «Non ne posso essere certo ma ho una probabilità dell’80% che lo scheletro ritrovato sia la Gioconda».
Vezzosi Ci troviamo di fronte ad un abuso frutto delle nuove tecnologie Vinceti La mia analisi si basa sulla storia e sul rapporto fra Leonardo e la Chiesa