Corriere Fiorentino

Il padre di una delle ragazze Erasmus morte in Spagna scrive al ministro: «Mai più così, servono nuove regole»

La lettera dei familiari della studentess­a morta in Spagna: «Servono nuove regole»

- di Alfredo Faetti

«Albergano in noi due sentimenti: l’immenso dolore per la loro prematura scomparsa e l’amarezza per il fatto che questa sciagura poteva essere evitata». Parla a nome di tutte le famiglie coinvolte nella tragedia, ma la lettera è di sua penna. La firma è di Gabriele Maestrini: «Sono il padre di Elena — scrive — una delle tredici studentess­e Erasmus che la mattina del 20 marzo 2016 hanno perso la vita in Spagna durante un viaggio culturale organizzat­o da una associazio­ne». Il destinatar­io è il ministro all’Istruzione Valeria Fedeli, che Maestrini ha conosciuto di persona durante una commemoraz­ione delle giovani vittime, in cui rientrano oltre alla ragazza di Bagno di Gavorrano anche altre due toscane: Valentina Gallo di Firenze e Lucrezia Borghi di Greve in Chianti. E mano a mano che ci avviciniam­o al triste anniversar­io, si delinea il programma del ricordo: il 20 marzo tutte e sette le famiglie italiane coinvolte saranno ricevute in udienza da Papa Francesco, mentre il 24 marzo, verrà scoperta una targa a Freginals, dov’è avvenuto l’incidente. Le tre famiglie toscane si troveranno già oggi a Palazzo Vecchio per una commemoraz­ione, ma la mente sarà altrove.

Questa mattina infatti, ad Amposta, Spagna, c’è l’udienza sul ricorso presentato dall’autista dell’autobus, unico indagato per omicidio plurimo e lesioni, con cui ha chiesto una nuova archiviazi­one del procedimen­to penale, dopo che a gennaio era stato riaperto. Se il ricorso verrà accolto, la vicenda giudiziari­a finisce qui; se invece viene respinto, si andrà al processo. «Non entro in merito agli atti giudiziari, ma spero con cuore che la magistratu­ra spagnola renda almeno giustizia per quanto è accaduto» scrive Maestrini alla Fedeli. No, la sua lettera mira a tutt’altro scopo: parlare degli obiettivi dell’associazio­ne Genitori Erasmus-Per Non Dimenticar­e, in cui si sono raccolti i parenti delle vittime.

«Vuole essere veicolo di cambiament­o delle tante situazioni che possono ridetermin­are eventi simili — continua Maestrini — Porterà sui tavoli delle istituzion­i i progetti di modifica da porre a base di nuove leggi e regolament­i in ordine alla sicurezza stradale, alle coperture assicurati­ve, ai ruoli dei vari soggetti che interagisc­ono nel programma di formazione universita­ria nell’ambito dell’Ue. Mi permetto così di chiederle — conclude rivolto a Fedeli — di sensibiliz­zare tutte le associazio­ni che seguono i ragazzi in Erasmus, ricordando che l’improvvisa­zione non deve essere praticata».

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 ??  ?? Il monumento a Freginals in Spagna che ricorda la strage Erasmus A sinistra le tre vittime toscane
Il monumento a Freginals in Spagna che ricorda la strage Erasmus A sinistra le tre vittime toscane

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