«Vittoria». «Disumano». Tutti divisi, anche al governo
Il sottosegretario Della Vedova esulta, il collega Toccafondi no: «Non mi convincerete mai»
Da una parte si parla di sentenza «storica», dall’altra di «decisione disumana» che «svilisce il nostro ordinamento e il ruolo del Parlamento». La sentenza del Tribunale dei minori di Firenze che ieri ha riconosciuto per la prima volta l’adozione di due bambini da parte di una coppia gay spacca la politica. Per tutta la giornata si assiste ad un profluvio di dichiarazioni tra entusiasti e furibondi verso la decisione dei giudici. Tra i primi ad intervenire il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova che definisce la sentenza una «vittoria del diritto», invitando il Parlamento a non «rimandare» più il tema dell’adozione da parte di coppie dello stesso sesso. All’interno dell’esecutivo non la pensa allo stesso modo il sottosegretario all’Istruzione in quota Ncd, Gabriele Toccafondi: «nessuno potrà mai convincermi che un bambino possa avere due genitori dello stesso sesso». Sta invece con i giudici Roberto Saviano che su Facebook scrive: «questa è una sentenza storica perché si tratta di due bambini adottati da entrambi i genitori con i quali i padri non hanno alcun legame biologico». Poi la frecciata alle Camere: «ancora una volta è un Tribunale e non il Parlamento a Gabriele Toccafondi Benedetto Della Vedova garantire un nuovo diritto nel nostro Paese». Esprime soddisfazione anche Anna Paola Concia, assessore comunale alle Relazioni Internazionali: «La pronuncia mostra grande buonsenso e va nell’esclusivo interesse dei minori. Nel vuoto legislativo i tribunali fanno da soli». Festeggiano anche le associazioni che da anni si battono per i diritti delle famiglie omosessuali: «È una sentenza importantissima, che afferma quello che sosteniamo da anni — esulta Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno — la relazione genitore figlio va oltre la biologia, ma si basa sulla cura e sull’affetto». Di tutt’altro avviso il mondo cattolico e la destra guidata dalla coppia SalviniMeloni che va all’attacco dei giudici fiorentini. «È inaccettabile una sentenza che riconosca un’adozione in favore di due uomini — dice a caldo il segretario della Lega — ormai esiste una parte della magistratura che fa sfacciatamente politica. La Lega dirà sempre no alle adozioni gay e agli uteri in affitto». A stretto giro la Presidente di FdI, Giorgia Meloni, chiede ai presidenti delle Camere di sollevare conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato per difendere «le prerogative del Parlamento e mettere fine alle sentenze creative della magistratura». Durissimi anche Maurizio Gasparri (FI) e Roberto Calderoli (Lega), entrambi vicepresidenti del Senato. Il primo parla di «sentenza choc» mentre il secondo di «pensionamento della famiglia tradizionale».